Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 4 liste dei desideri
Trasformazioni del soggetto. Un itinerario filosofico
Attualmente non disponibile
12,76 €
-5% 13,43 €
12,76 € 13,43 € -5%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
12,76 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
12,76 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi

Dettagli

1992
1 gennaio 1992
144 p.
9788871150369

Voce della critica


scheda di Vercellone, F., L'Indice 1993, n. 7

In questo volume, che raccoglie vari saggi risalenti agli anni ottanta, viene percorsa la genesi dell'idea di un "pensiero debole", secondo la peculiare curvatura che a questo viene fornita dall'autore sulla base della sua formazione originariamente fenomenologica e marxista. In questo quadro il pensiero debole acquisisce un'impronta etica, o meglio morale, emerge in breve la questione della soggettività. Da questo punto di vista la "debolezza" può riconoscere anche la propria genealogia politica: il tema dei bisogni in Marx, che si era affacciato attraverso la Heller ed era stato ulteriormente promosso dallo stesso Rovatti, indicava infatti già un andamento che fluidificava le rigidità del pensiero marxiano in direzione di un'insorgenza del soggetto. Ma il problema viene a porsi in tutta la sua cogenza nel passaggio teorico che conduce dal marxismo a Nietzsche e a Heidegger, laddove si profila l'idea di una soggettività che rotola dal centro verso una 'x' che è perdita del sé, erosione della continuità dell'Io. È su questa base che si dà l'avvicinamento alla narratività e anche alla letteratura vera e propria (sono numerosi i riferimenti a Peter Handke), secondo un gioco che rimanda all'oscillazione tra il pieno e il vuoto, e mette capo all'abbandono dell'Uno metafisico a favore dell'estrinsecarsi del molteplice. Su questo piano l'idea del pensiero debole esplica anche la sua potenzialità conoscitiva, epistemologica. Ciò comporta che si prenda partito a favore del contingente. Questo significa, quasi kantianamente, riconoscere la ricchezza dell'individuale, anche nel suo tratto opaco, non riducibile alla legge. Il "locale" richiede costantemente un'adeguazione che lascia liberi dei margini ulteriori di senso, l'attenzione dunque al carattere di evento (Prigogine) dotato di una storia singolare di ciò che è oggetto d'indagine.

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Pier Aldo Rovatti

1942, Moderna

Pier Aldo Rovatti (Modena, 1942) è ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Trieste. Dal 1976 dirige la prestigiosa rivista di filosofia e cultura “aut aut”, fondata da Enzo Paci. Tra i suoi scritti più recenti: Abitare la distanza (Feltrinelli, 1994, 2007), Il paiolo bucato (1998), La follia in poche parole (2000), L’università senza condizione (con J. Derrida; 2002), Guardare ascoltando (2003), L’esercizio del silenzio (1992, 2004), La scuola dei giochi (con D. Zoletto; 2005), La filosofia può curare? (2006), Possiamo addomesticare l’altro? (2007), Il gioco di Wittgenstein (2009), La posta in gioco. Heidegger, Husserl, il soggetto (Mimesis, 2010). Per Feltrinelli ha tradotto Aby Warburg. Una biografia intellettuale...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore