I traditori

Un libro che restituisce al Risorgimento maggiore autenticità, togliendolo dalle teche ammuffite in cui troppa storiografia patriottica lo ha relegato e riportandolo alle sue dimensioni umane. Come qualsiasi altro periodo storico, è stato caratterizzato non soltanto da eroismi e nobili ideali, ma anche da egoismi, meschinità, torbidi intrecci fra interessi diversi. Lettura interessante e gradevolissima, soprattutto se accompagnata dalla consultazione contemporanea di un buon manuale di storia contemporanea, che aiuta a inquadrare le vicende e i personaggi nel loro contesto storico e offre una prospettiva diversa e complementare.

OTTIMO LIBRO CHE VA DAL 1844 AL DOPO UNITÀ D'ITALIA. SINTASSI SCORREVOLE. MI HA MOLTO IMPRESSIONATO LA FRASE DEL GIUDICE SARACENI: eroi di latta e di cartone, impavidi nella buona sorte, vili davanti alla concreta morte. Il fulcro, una ragazza con una vita tormentata che sa collegare i numeri, un ex patriota ingaggiato dal l'intelligence austriaco, un bandito sardo e un iniziato del l'onorata società. E tutto illustrato in modo impeccabile dall'autore De Cataldo che nella descrizione dei personaggi riesce a descrive in modo impeccabile una porta importantissima della Storia d'ITALIA.

Scrittura poco lineare ma ricca di personaggi umani.L'obbiettivo era arduo, il risultato mediocre.Non si può ridurre la storia del risorgimento (peraltro che rimane sempre in un banalissimo sfondo fatto di luoghi comuni, generali incapaci, piemontesi conquistatori, briganti feroci etc)ad un grande " romanzo criminale", ad una storia di spie, corruttori e coltelli. Manca la grande idealità del nostro risorgimento, gli eroi e gli eroismi, le grandi menti e i grandi slanci di chi ha dato un contributo alla causa nazionale.