Tra fede e scienza. Da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI

Professore emerito di Fisica superiore nell'Università di Bologna, fondatore e direttore del Centro di cultura scientifica "Ettore Majorana" di Erice, Antonino Zichichi è una delle figure più rappresentative del panorama scientifico italiano contemporaneo e uno degli studiosi più attivi nel campo della divulgazione. Tra i suoi libri scritti per il grande pubblico ricordiamo L'infinito. L'avventura di un'idea straordinaria, L'irresistibile fascino del tempo, Galilei divin uomo, Il vero e il falso e Perché io credo in colui che ha fatto il mondo, in cui obietta all'idea comune che il mondo della scienza e quello della religione siano in completa opposizione e afferma come la ricerca scientifica e l'esperienza religiosa abbiano in comune molto più di quanto si possa pensare. Ora, con un nuovo saggio intitolato Tra fede e scienza. Da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, l'autore torna ad affrontare questo argomento delicato e di grande attualità individuando il ruolo e l'importanza dell'azione di Giovanni Paolo II nel conciliare valori religiosi e traguardi scientifici. "Giovanni Paolo II – ha scritto Zichichi nel capitolo iniziale – ha aperto le porte della Chiesa alla Scienza intervenendo con chiarezza e coraggio nei temi più scottanti dell'attualità culturale che, dalla nascita della Scienza, erano sempre rimasti privilegio della cultura dominante atea la quale, mentre da un lato sembrava (e sembra) ergersi a difesa della Scienza, ad essa ha sempre negato (e nega) di potere essere sorgente di valori e ad essa ha attribuito (e attribuisce) colpe e responsabilità che sono invece della violenza politica ed economica." In queste parole traspare chiaramente l'indirizzo del pensiero dello scienziato italiano, che desidera innanzitutto fornire il suo contributo per mettere a fuoco l'insegnamento del papa scomparso in tutta la sua importanza culturale. Il saggio ripercorre le tappe che hanno condotto alla nascita della "Grande Alleanza tra Fede e Ragione" tenacemente voluta da Wojtyla. Gli incontri del papa polacco con i membri più autorevoli della comunità scientifica internazionale, i convegni, gli interventi sull'argomento di entrambe le parti rivivono nei ricordi e nel racconto di Zichichi, che ricostruisce anche la nascita del centro studi di Erice da lui fondato e le sue attività. Importanti riflessioni sono, inoltre, dedicate al nuovo pontefice Benedetto XVI che, quale sostenitore e continuatore del pensiero del suo predecessore, attribuisce grande attenzione alle radici culturali alla base dell'alleanza tra due grandi componenti della nostra esistenza: nell'immanente la scienza, nel trascendente la fede. Questa alleanza è, secondo Zichichi, fortemente necessaria per evitare che la scienza diventi vittima della violenza politica ed economica e che le sue conquiste si trasformino in un pericolo per il mondo.
Ricchissimo di contenuti e di spunti di riflessione, questo saggio rappresenta un'autorevole testimonianza nell'ambito di una questione molto dibattuta e un vibrante ricordo di un papa amico della scienza.