La torre delle ombre

Vergnani ritorna in grande stile rispolverando i suoi due antieroi più riusciti,Claudio e Vergy. La cosa che ho apprezzato di più nel romanzo e aver snellito la scrittura rispetto al lavoro precedente "Lovecraft Innsmouth" che tendeva ad allungare un po' troppo il brodo. Questa volta invece l'azione regna,i cali di tensioni sono rari e gli scambi di battute tra i due protagonisti sono più spontanei, insomma se non l'avete capito abbiamo il meglio di Vergnani. Se cercate un romanzo d'azione a tinte horror avete trovato quello che fa per voi.

Azione, divertimento e riflessioni. Claudio e Vergy più malinconici e fatalisti e meno sopra le righe (soprattutto il secondo) di altre volte. Ritmo, qualità di scrittura, il collegamento alla trilogia dei vampiri. Basterebbe questo per renderlo un grande libro, ma l'autore si spinge oltre mettendo sul piatto, con grande forza evocativa, quella che secondo me sta diventanto la vera tematica delle sue opere. La ricerca del bene, o perlomeno il tentativo, in un mondo sempre opprimente e invivivibile, di cercare di fare sempre la cosa giusta o comunque la meno sbagliata. Compiere cioè l'azione che, seppur priva della possibilità di modificare alcunché, ti permetta di guardarti allo specchio, ti conceda respiro alla coscienza, ti renda un uomo migliore...Alla fine questo è ciò che spinge i personaggi ad andare avanti ed è forse l'unica cosa, oltre all'amicizia che li lega, che gli rimane. Come detto la Torre delle Ombre segue, con richiami e personaggi, le vicissitudini lasciate con L'ora più buia, ma la grande forza di questo libro, è che potrebbe essere letto, per i motivi che ho sopra citato, insieme a La Sentinella e a I vivi i morti e gli altri. Bravo Claudio, anzi bravissimo!