Tomba 321

Romanzo molto avvincente, si predispone benissimo ad essere letto "tutto d'un fiato". La storia narrata nonostante sia, come riportato nelle note dell'autrice, "totalmente frutto della fantasia" spinge il lettore a porsi delle domande o quantomeno a documentarsi e ad approfondire le conoscenze su questo argomento così "oscuro". Nel complesso mi ritengo soddisfatto di aver scelto questo romanzo. Complimenti.

Una storia avvincente che ti tiene incollato al libro sin dalle prime righe. Una delle pagine più buie della nostra storia raccontata da una prospettiva differente. Complimenti all'autrice per questa storia intensa. Bravissima.

Con il suo primo romanzo, "Tomba 321", l'autrice riesamina uno dei più oscuri capitoli della storia:l'operato tedesco nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Quello che inizialmente può sembrare un argomento ordinario, poiché più volte oggetto di discussione, è raccontato dalla scrittrice attraverso la confessione di un soldato nazista; "di un uomo finito, pieno di nostalgia".Il protagonista racconta con freddezza quella che è stata la sua vita ad Auschwitz; egli non cerca giustificazioni, non prova rimorsi, ma continua a ritenersi "assolutamente innocente, senza colpe dirette". L'autrice si serve cosi delle confessioni di un soldato, per fare del proprio romanzo non solo il racconto di un avvenimento storico, ma una vera e propria analisi psicologica del "male" che ha portato l'uomo a commettere azioni terribili nei confronti di altri esseri umani considerati "carne da macello, cavie... sacrificati per necessità di patria". Nonostante si tratti di una tematica storica impegnativa, il linguaggio semplice rende la lettura davvero scorrevole e la curiosità coinvolge immancabilmente il lettore. Un romanzo affascinante che tocca inevitabilmente la sensibilità di chi lo legge, il quale oltre che a riflettere circa l'atrocità di quanto è stato compiuto, è invitato a chiedersi, in prima persona se tanto male potrà mai essere perdonato.