Il titano

Non capisco proprio perché dopo Sister Carrie mi sia andato ancora ad impelagare con un noioso come TD: giusto il senso del dovere ed i soldi ormai spesi mi hanno dato le energie per arrivare in fondo alle 500 pagine e più di questo macigno, che qualche pregio lo avrà pure, lo ammetto: getta una luce piuttosto interessante sull'alata società americana di fine '800 e sui maneggi dei capitalisti fin de siècle, ma che pesantezza, che barba!! Credo che le stesse cose si sarebbero potute dire con la metà delle parole: del resto il tomo non è che una rassegna, dottissima e dettagliata invero, delle speculazioni e manovre finanziarie di tale Copperwood (alias un fregno realmente esistito), inframmezzate (ma con una compartimentazione talmente stagna, che se ne potrebbero fare due opere diverse) dalle sue tresche amorose. Da leggere per quanti credono che il malcostume della politica sia un fenomeno soltanto italiano e soprattutto recente.

una via di mezzo fra il romanzo per signorine e il fumetto, dove il protagonista è il più bello il più bravo il più ricco ecc... Illeggibile