Ti ricordi Connor?

'All'incirca mezzo secondo dopo aver finito un libro, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente, per un istante deve pensare soltanto alle cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza,perche sente che quei personaggi gli mancheranno.Un bel libro, è un libro che dispiace di aver finito.'....questo è quello che mi ha suscitato la lettura di 'ti ricordi Connor?. Da leggere.

Una bella casa, una famiglia agiata, un futuro certo e senza preoccupazioni.. eppure, quella casa dove nonostante "una famiglia numerosa... regnava la solitudine", Eleonora si sente in gabbia, una gabbia dorata dalla quale, dolorosamente, riesce a evadere. Sottrattasi a un destino già scritto da altri, la sua forte determinazione l'aiuta a respingere gli scossoni della vita e, non senza sacrifici e rinunce, ad affermarsi come uno dei più affermati allevatori italiani ed internazionali. Il suo amore per quei birbantelli bianchi, i suoi westie, spesso supera l'amore anche per le persone. Alla fine anche il padre, che non aveva mai del tutto condiviso le sue scelte, riconosce che Eleonora aveva "fatto la scelta giusta". Una scelta che resisterà anche ai tranelli che si celano nel mondo dei concorsi cinofili, fatto di apparente fair-play e di finta cortesia e dove, invece, si sgomita - anche con manovre subdole - per essere il migliore. Romanzo autobiografico, scorrevole e avvincente allo stesso tempo ed una lezione di vita. Brava Eleonora!