Ti darò i miei occhi

In questo suo nuovo lavoro, l’autrice ci guida in un racconto fitto e corale, leggibile su più livelli. Sullo sfondo c’è il tema della cura, come suggerisce anche il titolo. L’autrice fornisce i suoi occhi, ovvero il suo sguardo, anche a noi lettori, offrendoci il dipanarsi della Storia italiana, i cambiamenti che hanno segnato e trasformato il nostro paese dal dopoguerra fino ad oggi. In questo contesto si svolge la Piccola Storia, una saga familiare avvincente e drammatica che ha come perno il viaggio, inteso come ricerca di fortuna ma anche di un proprio percorso personale e familiare, la necessità di collocarsi nella vita con dignità e prospettiva. Il romanzo è un fiume denso che scorre con facilità, la scrittura semplice ed elegante al tempo stesso. Consigliatissimo.

Il libro "ti darò i miei occhi" è un romanzo personale e molto coinvolgente che racconta una storia familiare che si sviluppa a partire dalla conclusione della seconda mondiale fino ai giorni nostri. Il romanzo offre uno spaccato del modo di vivere nella Calabria del tempo e descrive le ragioni che hanno portato tante persone a emigrare nel nord Italia ed Europa. Inoltre racconta i rapporti familiari e i rapporti genitori - figli e come essi si trasformano quando i genitori diventano anziani. I lettori si immedesimano nei protagonisti e si interrogano sulle proprie capacità e spesso difficoltà nel passaggio all'età adulta e come riescono a trasformare il rapporto con i propri genitori non potendo più essere accuditi da loro ma invece come riescano a prendersene cura Un libro che fa emozionare e fa pensare. Ds non perdere!

Un libro che ti coinvolge fin dalla prima pagina. Una storia che fa riflettere e immedesimare tutti noi over cinquanta, che questi avvenimenti storici gli abbiamo vissuti e sentiti mentre siamo diventati adulti. Che dire poi della storia familiare che l'autrice descrive in modo così profondo? Mi sono immedesimato tantissimo nelle vicissitudini dei figli di Rina, vissuti da me in modo simile, dovendo diventare anche io padre di mio papà durante la sua malattia! Veramente complimenti!