Ti amo perché tengo a me. Quando amare l'altro migliora sé stessi

Quando due persone si incontrano è come se s'incontrassero due mari ognuno con la propria vita, con la propria profondità. Guai a voler prosciugare l'altro! Ci si può sentire più grandi, il più delle volte si affoga", scrive Edmund Husserl, o si migliora, si potrebbe aggiungere. Le parole di Edmund Husserl hanno preceduto il mio incontro con il libro "Ti amo perché tengo a me" di Massimo Bartoletti, avvenuto per caso, nei "borghi narrativi" di una libreria. Leggendo il libro mi sono accorta che leggerlo è come incontrare "due mari": il proprio vissuto e il mondo descritto nel libro che affronta uno degli argomenti più semplici e nello stesso tempo più complessi esistenti al mondo, l'amore. Amare qualcuno migliora se stessi è un concetto profondo, è l'anima del libro, perché ciascuno conosce se stesso davvero attraverso chi ci sta accanto. Con uno stile raffinato, armonico e mai banale, l'autore ci conduce per mano dentro le declinazioni dell'amore. Tasselli in divenire, che alla fine del libro diventano un puzzle, un quadro. E come i quadri che non stancano, questo libro non stanca, anzi, si presta a più di una lettura, perché non si finisce mai di imparare e di interrogarsi sull'amore, che migliora la vita e riempie la vita personale e plurale, quando c'è. Ve lo consiglio! :)