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Thomas Mann e la tragedia dell'arte moderna - György Lukács - copertina
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Thomas Mann e la tragedia dell'arte moderna - György Lukács - copertina

Descrizione


In questi tre saggi, raccolti in volume dall'autore, il filosofo marxista György Lukács (1885-1971) ci ha lasciato la sua interpretazione di Thomas Mann, da lui considerato "l'ultima grande espressione del realismo critico borghese". Il primo - una conferenza pronunciata per celebrare i settant'anni dello scrittore - è una lettura complessiva del "work in progress" manniano. Nel secondo, scritto nel 1948, Lukács interpreta il Doctor Faustus, come "la tragedia tipica dell'arte e della spiritualità borghese moderna", e come il percorso esemplare di un intellettuale tedesco negli anni che precedono l'avvento del nazismo. Il terzo raccoglie i fili del lungo confronto di Lukács con l'opera di Mann.
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Dettagli

SE
2005
3 novembre 2005
157 p., Brossura
9788877106391

Conosci l'autore

György Lukács

1885, Budapest

György Lukács è stato un filosofo e critico ungherese. Approfondì gli studi in Germania, dove frequentò Simmel, Weber, Bloch. Dopo alcuni testi in lingua ungherese, scrisse in tedesco una raccolta di saggi, L’anima e le forme (Die Seele und die Formen, 1911), e uno studio d’impostazione hegeliana sul romanzo come raffigurazione letteraria caratteristica della condizione umana estraniata, La teoria del romanzo (Die Theorie des Romans, scritto nel 1914-15, pubblicato nel 1920). Accostatosi al marxismo, si iscrisse al partito comunista ungherese. Alla caduta di Béla Kun fuggì a Vienna, poi a Berlino. Tra il 1919 e il 1922 preparò i saggi raccolti in Storia e coscienza di classe (Geschichte und Klassenbewusstsein, 1923), uno...

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