The Hole. Ediz. italiana

Dopo un incidente Oghi, il nostro protagonista, che è anche la parte narrante del romanzo, si risveglia in ospedale, incapace di muoversi e impossibilitato a fare tutto se non battere le sole palpebre. Sua moglie ormai è morta in quel tragico incidente e lui è rimasto ormai solo e con la sua ambigua suocera. Viene dimesso dall'ospedale e portato a casa sotto le cure... indovinate di chi? Della suocera. Oghi ci trasmetterà della sua angoscia tangibile, dei suoi pensieri parecchio oscuri e repressivi e del passato vissuto con la moglie tramite una carrellata di ricordi. E la suocera? Si occuperà di scavare la buca, già creata dalla propria figlia deceduta. Questo romanzo è un thriller psicologico fresco e del tutto nuovo. Non è come quelli a cui siamo abituati e non percepiamo l'ansia o la suspence come normalmente succede, ma risulta claustrofobico e asfissiante e ci ritroviamo in un luogo, dove noi stessi sembriamo essere intrappolati in un carcere fatto di carne ed ossa, un corpo dilaniato dai pensieri torridi e da una memoria stanca di essere sopravvissuta.  Chi si dovrebbe prendere cura di noi è tesa, rigida e semplicemente un estraneo che non ci ama. Empatizziamo così tanto con Oghi che risulta difficile staccarci da questa lettura dopo averlo finito. Mi ha ricordato per certi aspetti il bruco, graphic novel di Edogawa Ranpo,  che ho letto, dove  il nostro protagonista , dopo essere rientrato dalla guerra rimase completamente ferito , e le sue ferite lo lasciano privo d'arti, senza potere vedere e sentire , ma solo con la capacità di annotare con una matita

Un thriller psicologico che definirei angosciante e soffocante. Una storia di vendetta, di sofferenza e di incomprensioni. Una storia inquietante ricca di misteri da scoprire pagina dopo pagina.

Dopo un brutto incidente Oghi si ritrova paralizzato. Vedovo e senza una famiglia è la suocera a prendersi cura di lui. La moglie non ce l'ha fatta, Oghi adesso si ritrova in uno stato di disagio anche psicologico, la suocera lo tratta male, lo denigra, lo fa sentire immondizia. La moglie teneva un diario dove scriveva i suoi pensieri, inevitabilmente all'interno ci sono alcune parti che parlano del marito e di come lui molte volte la sminuisse, facendola sentire una poco di buono. Una storia cupa e inquietante, dove l'aspetto del personaggio, le sue condizioni vengono descritte creando disagio e a volte disgusto. Un horror che tocca corde diverse, nel senso che, quello che può sembrare è una vendetta da parte della suocera, ma in realtà, dietro quello che si legge c'è molto altro. Vedere Oghi incapace di poter comunicare, fermo a subire senza potersi ribellare, crea uno sfondo claustrofobico, asfissiante, un quadro in cui il lettore tende a vederlo come vittima, ma Oghi è realmente quello?. Me lo sono chiesta spesso durante la lettura. Una storia che tiene col fiato sospeso.