Testadipazzo

Questo scrittore è fenomenale...non trovo altri termini!Da mesi ho sullo scaffale "La fortezza della solitudine" ma prima ho provato a leggere questo testo che mi sembrava (ed è) più leggero. Ma ciò non vuol dire che non sia avvincente. L'idea del protagonista con la sindrome di Tourette rende già di per sè il libro originalissimo, e Lethem si dimostra grandissimo autore per la capacità di spaziare tra diversi generi. Particolarmente toccante la prima parte, in cui il libro è un vero e proprio romanzo di formazione. Sullo sfondo, il giallo da risolvere vero e proprio, a rendere ancora più accattivante il tutto. Complimenti, davvero complimenti...

Un ottimo romanzo, labirintico per quanto riguarda sia la trama sia i meccanismi psicologici del protagonista. Una detective story sui generis che assomiglia a un bildungsroman sui generis. Non è un capolavoro, ma Lethem può scrivere un capolavoro.

Un'avvincente “detective story” alla Marlowe fa da sottofondo all'involontario show del narratore protagonista Lionel che, tra spasmi corporei e assurde eruzioni linguistiche, è impegnato nella risoluzione di un caso di Mafia, Zen e amicizia. Scritto in maniera frizzante e intelligente è un libro sicuramente da non perdere. Un unico neo: l'infelice titolo!!