Dall’autore del capolavoro "Cape Fear. Il promontorio della paura" un imperdibile romanzo mai tradotto integralmente in italiano.
“Quando li riscopriranno, tra centinaia di anni, i romanzo di John MacDonald saranno considerati un tesoro come la tomba di Tutankhamon” - Kurt Vonnegut
“La prima volta che lessi un romanzo di MacDonald fu come se stessi dormendo e mi avessero gettato dell’acqua fredda in faccia” - Stephen King
Tra la fine degli anni ‘50 e gli inizi dei ‘60, un gruppo di adolescenti americani si divertirono a vivere “emozioni forti”. Il loro ispiratore era Charles Starkweather, considerato il James Dean dei serial killer. A questi giovani s’ispirò l’autore di Cape Fear per scrivere il suo romanzo migliore, definito da Stephen King una versione noir di Morte di un commesso viaggiatore o Una tragedia americana. Tre uomini e una bellissima ragazza in un vortice di furti, rapimenti, stupri e uccisioni. Un racconto a più voci: un secondino, un avvocato, un compagno di cella. Chi sono gli assassini conosciuti come le belve? Da dove vengono? Perché hanno deciso di attraversare l’America uccidendo e stuprando? Pubblicato nel 1960, un romanzo profetico sul lato oscuro di quella che sarà la rivoluzione giovanile. )
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