Teresa Filangieri. Una duchessa contro un mondo di uomini

“Teresa Filangieri. Una duchessa contro un mondo di uomini” è un romanzo storico ambientato a Napoli tra il 1826 e il 1880. Protagonista è Teresa, ragazza cresciuta in un ambiente rigido e con una nonna esigente. Teresa, essendo nobile, è sottoposta ad una rigida etichetta, a un matrimonio “combinato” e a regole ferree, ma tutto ciò le sta stretto e con le sue idee anticonformiste riesce ad essere d’aiuto ai più poveri, colpiti duramente dalla miseria e dal colera. Ella infatti sfida i pregiudizi e costruisce il primo ospedale pediatrico dove fornisce medicine e rifugio ai bisognosi. Teresa si muove in una Napoli sotterranea e difficile, il divario tra i nobili e i poveri è incolmabile eppure le sue opere filantropiche non vengono capite e sostenute. La protagonista si dimostra però coraggiosa e tenace, con il suo carattere forte e determinato diventa indispensabile per la sua città. Con uno stile poetico e raffinato, l’autrice racconta le gesta di una donna combattente e caparbia, un simbolo di emancipazione femminile partenopeo.

Un romanzo...una poesia... Di solito segno con un post-it qualche parte interessante del libro, raramente sottolineo, con Carla Marcone e la sua scrittura succede di mettere un sacco di post It e sottolineare. Oltre ad essere un romanzo storico molto bello, ricco di valori, pieno d’amore e di coraggio; in Teresa Filangieri riceviamo in dono una forma di espressione in prosa che diventa poesia. Una prosa poetica che lascia senza fiato. Un romanzo storico a tratti anche crudele che fa riflettere e porta la luce su questa figura di donna poco conosciuta e troppo poco valorizzata. Teresa è l’immenso amore che ha saputo dare. Una madre ferita che con la sua fede trova la forza di trasmutare il dolore in altruismo ed empatia. Come ci racconta Carla Marcone, Teresa combatteva con uno scudo di intraprendenza e una spada di risolutezza. Peccato finirlo questo stile personale di scrittura e come una medicina per il lettore.