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Tempo e forma. Scritti (1935-1977) - Sergio Bettini - copertina
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Tempo e forma. Scritti (1935-1977) - Sergio Bettini - copertina

Descrizione


"Tempo e forma" intende offrire il ritratto di un grande studioso. Noto finora soprattutto al pubblico degli storici dell'arte, Sergio Bettini è una delle figure più vive della cultura italiana del Novecento e in verità delle meno riducibili ai limiti disciplinari. Quel che caratterizza la sua vasta ricerca è semmai il convergere dei diversi percorsi intorno al cardine di un'originale quanto inesausta elaborazione metodologica. Così il saggio giovanile sul non-finito di Michelangelo si lega a quello sui vertiginosi chiarori di Tiepolo, le letture dei contemporanei, come Matisse,]ean Arp, Picasso o Frank Lloyd Wright, fanno da contrappunto a una sorprendente lezione sulla poetica del tappeto orientale, mentre Idea di Venezia compendia, in una trama di immagini proustiane, lo studio di una vita. Dialogando con Erich Auerbach o Roland Barthes, con Merleau-Ponry, Foucault o Deleuze, Bettini ci accoglie nel suo laboratorio, dichiara le proprie ascendenze, forgia e sperimenta i suoi concetti: come quello, personalissimo, di timing, in cui arte e tempo, forma e vita si uniscono così strettamente che «basterebbe una variazione infinitesimale nel suo battere per fare del capolavoro un'opera mancata». In queste pagine di raro tenore letterario, l'erede di Riegl e di Focillon spiega che le forme ci coinvolgono pur non avendo nulla da comunicare, come puri simboli di sé: la nostra vita è la loro, il loro e il nostro mondo non sono che uno. A cura e con un saggio di Andrea Cavalletti.
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Dettagli

2020
27 febbraio 2020
Libro universitario
380 p., Brossura
9788822904348
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Indice

Introduzione di Andrea Cavalletti
Sul non finito di Michelangelo
[Vie des formes di Henri Focillon]
Poetica di Picasso
Idea di Venezia
Venezia e Wright
Jean Arp
Gli studi sull’arte bizantina
Il colore di Matisse
Neoplatonismo fiorentino e averroismo veneto in relazione con l’arte
Arte e critica
Critica semantica e continuità storica dell’architettura europea
[Poetica del tappeto orientale]
La Commedia e l’arte del Medioevo
La figura umana nella pittura veneziana del Settecento
[Julius von Schlosser]
Inquietudini della critica d’arte attuale
Forma e colore in Tiziano

Nota ai testi

Bibliografia degli scritti di Sergio Bettini

Indice dei nomi

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Augusto Wirbel
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La scelta di testi di Sergio Bettini che proponiamo vuole offrire un ritratto il più possibile completo di un grande studioso, noto finora quasi esclusivamente al pubblico degli storici dell’arte ma i cui interessi vanno ben al di là dei limiti disciplinari per farne una delle personalità più vive della cultura italiana del Novecento. Da una produzione vastissima vengono qui raccolti diversi filoni d’indagine di cui il lettore attento riconoscerà però la rigorosa coerenza interna, quel nucleo dell’opera bettiniana che fu l’originale elaborazione di un metodo. Ecco allora le pagine giovanili sul non-finito di Michelangelo, e i saggi mirabili sull’arte del Medioevo rispetto a Dante, su quella rinascimentale in relazione all’averroismo veneto e al neoplatonismo fiorentino, fino alle letture dei maestri contemporanei, Matisse, Picasso, Frank Lloyd Wright, e alle riflessioni sul problema della criticabilità delle opere non figurative; ma anche il sorprendente seminario sulla poetica del tappeto orientale, o la conferenza Idea di Venezia, forma breve e intensa di quello che fu, in senso davvero proustiano, lo studio di una vita. Dialogando con studiosi e filosofi come Grabar, Auerbach, Simmel, Gilson, Merleau-Ponty, Foucault e Deleuze, Bettini ci accoglie nel suo laboratorio, dichiara le sue ascendenze, rende operativi i suoi concetti-chiave: primo fra tutti quello, personalissimo, di timing, in cui il rapporto tra arte e tempo viene stretto in un’unità talmente indissolubile che “basterebbe una variazione infinitesimale nel suo battere per fare del capolavoro un opera mancata”. Agli occhi dell’erede di Riegl e di Focillon il mondo delle forme si rivela come la maniera in cui il tempo stesso prende forma, come “morfologia della storia”; e così egli ce lo restituisce, con una facilità di scrittura che fa di ogni suo testo un altissimo esempio letterario.

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Sergio Bettini

Sergio Bettini è uno dei più grandi storici e critici d’arte del Novecento. Nato a Quistello (Mantova) nel 1905, vive dapprima a Venezia e poi compie gli studi universitari a Firenze, laureandosi con Giuseppe Fiocco. Si trasferisce a Padova, ed inizia nel 1933 la sua lunga carriera universitaria (insegnerà Storia dell’arte medievale, ma anche Estetica e Storia della critica d’arte), terminata nel 1975. Sempre a Padova, dove resterà fino alla scomparsa, nel 1986, Bettini incontra il filosofo e grecista Carlo Diano, col quale stringe un forte sodalizio intellettuale. Tra i suoi titoli ricordiamo: Pittura delle origini cristiane (Novara 1942); L’architettura di San Marco. Origini e significato (Padova 1946); L’arte alla fine del mondo...

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