Tempo d'estate

Un incipit che cattura e catapulta il lettore nel caldo mondo della Florida. Anni Trenta, una coppia che non si ama, un bambino e una baby sitter che a causa del caldo rischia di far scivolare l'infante tra le fauci di un alligatore, una donna sfigurata dopo il Labour day, la potenza dell'uragano. Pian piano fanno le loro comparse i conoscenti della ragazza, gli abitanti di una immaginaria cittadina americana Heron Key, i frequentatori del country club, tennisti e perdigiorno incalliti e i veterani, scaricati come immondi resti di una guerra ormai lontana. Cicatrici e ferite inferte dalla vita, ma in una trama così semplice anch'esse divengono superficiali e troppo ridondanti. Un libro ispirato alla realtà, alla segregazione razziale, agli uragani che fanno salire le onde e vorticano in circolo sugli abitanti,all'ululato "del vento...sembrava quasi un canto", ma è divenuto davvero una sorta di romanzo rosa. La coppia con il bambino si sfascia e i protagonisti dei ceti umili si rincontrano e contemplano il monumento alle vittime della forza della natura.

Uno dei libri più belli che abbia mai letto. Coinvolgente, commuove, fa riflettere. Lontano dal mio genere ho voluto 'rischiare' e ho fatto bene. Bellissimo davvero

Basato su di un fatto di cronaca reale, il peggiore uragano che colpì la Florida, anno 1935, è una rappresentazione di una società permeata di razzismo con tutte le sue contraddizioni. Personaggi ed ambiente ben delineati, con una scrittura curara ed avvincente. Un esordio sicuramente di qualità. Da leggere!