Teilhard de Chardin. Una rivoluzione teologica

Un breve saggio ricostruttivo (nella intenzione sistematica) il pensiero di questo teologo-scienziato, inviso per molto tempo alla Chiesa ufficiale che per venti anni lo ha esiliato in Cina , privandolo dell'insegnamento e imponendogli il silenzio. Egli reinterpreta le Scritture nella chiave dell'evoluzione (cosmogenesi,bioigenesi,noogenesi, cristogenesi).Molti concetti emergono: energie interne alla natura; funzioni dell'integrazione e dell'unificazione all'Uno del multiplo (polarità platoniche); il processo del male in rapporto al bene; pluralità e differenziazione; diade materia-spirito.Unità non basata sull'indistinto, ma sulla "sintesi differenziante" che ha come premessa l'amore, ovverosia il rapporto relazionale tra due differenti alterità. Altra lettura della soteriologia per nuove interpretazioni della staurologia (la dottrina della croce). La "amorizzazione" è la dinamica spirituale, la spinta evolutiva verso l'Omega ("Colui verso il quale tutto converge, è reciprocamente Colui dal quale tutto si irradia"), superando i dualismi concettuali anche con la categoria dello "attraversamento". Siamo lontani dalle religioni orientali (loro oggettività impersonali, fuga nell'acosmismo,) riscoprendo le letture paoline, soprattutto relative al pleromizzazione in Cristo.La natura va risacralizzata, possedendo una intrinseca e strutturale trascendenza (potenzialità di spiritualizzarsi), la materia "è essenzialmente pluralità illimitata (..) è direzione in cui le cose spariscono sempre più". Il personalismo è stato ispirato dalla sua antropologia teologica, "lo spirito è cessato di essere per noi anti-materia o extra-materia per diventare trans-materia, la sua spiritualità si fonda sull'incarnazionismo anzichè l'escatologismo." L'importante non è tanto comprendere, quanto lasciar fare a Dio ciò che vuole".