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Descrizione


L'opera di Beniamino Joppolo, poeta drammaturgo, romanziere, pittore e critico, è una scrittura corporale. nel senso della metafora aristotelica per la quale il corpo scrive e viene scritto e nel senso dell'omologia platonica per la quale la parola equivale al corpo e viene letta come un corpo. Il corpo è il suo statuto complessivo, il punto di riferimento essenziale, per cui l'espressività di Joppolo corrisponde alla sua fisicità: egli compone seguitando per così dire i bioritmi della sua scrittura. La drammaturgia di Joppolo torna così a riproporsi con forza alla scena contemporanea, dove ha conosciuto fin qui alterna fortuna. Introduzione di Natale Tedesco. In questo primo volume sono raccolti i lavori teatrali scritti tra il 1941 e il 1945: L'ultima stazione - Le epoche - II cammino - Sulla collina - Domani parleremo di te - Tutti ascolteremo il silenzio - Ritorno di solitudine - La follia sia dunque autentica - I due paesi - Una visita - L'invito - I carabinieri, opera dalla quale Godard trasse un suo film.
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Dettagli

2006
1 febbraio 2006
328 p.
9788889244425

Conosci l'autore

Beniamino Joppolo

(Patti, Messina, 1908 - Parigi 1965) scrittore italiano. Fu autore di libri di narrativa (C’è sempre un piffero ossesso, 1937; La giostra di Michele Civa, 1945), di poesie (I canti dei sensi e dell’idea, 1929), di lavori teatrali (L’ultima stazione, 1941; I soldati conquistatori, 1949), di saggi (L’abumanesimo, 1951). Antifascista, singolare figura di letterato non inquadrato, dette voce nella sua opera (attraverso una scrittura irregolare, violenta, talora vicina ai modi dell’espressionismo) a un disperato sentimento di rivolta contro gli aspetti repressivi della società contemporanea.

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