Il tango vi aspetta

Un viaggio appassionante nella vita di un uomo apparentemente senza storia, che giunto alle soglie della vecchiaia scopre il desiderio lancinante di vivere quello che in tanti anni ha perso, o dimenticato, o nascosto a se stesso per pudore, per paura, per ipocrisia: è la trama di questo indimenticabile romanzo di Franco Mimmi, un autore che non ama i compromessi delle mode culturali e che in questo libro evoca con grande immediatezza la cultura, le contraddizioni e le intuizioni della sua (e della nostra) generazione. "Il tango vi aspetta" ha una vera cadenza poetica: il lettore viene preso per mano e condotto in mondi affascinanti e lontani, l'Argentina di Gardel, i crepucoli e le notti di Buenos Aires (non è la stessa cosa ballare il tango a Milano e a Buenos Aires!), un night club anonimo in cui la musica ti afferra di sorpresa e ti trascina in un crescendo che non dà respiro, che soffoca e ti annebbia la vista. Si imparano tantissime cose sul tango, sui miti e sulla civiltà che gli sta dietro ma anche sulla crudeltà impassibile della nostra epoca, e sulla nostra accettazione troppo remissiva di cose che non ci vanno bene ("Cosa ci può essere d'importante sotto un cielo grigio, opaco, senza promesse di sole?"). Carlo, il protagonista, un ex funzionario di banca che ha sempre cercato di navigare in acque calme e poco profonde, a 71 anni respira finalmente l'esigenza della grande avventura, dell'evasione, di un sogno-realtà in cui alla fine una bella ragazza, il tango, la musica del bandoneon sulla pista da ballo, l'accelerazione del battito cardiaco e il panico che si scatena in tutto il corpo si mescolano fra loro evocando l'anticipazione della morte. Un bel libro. Il ritratto di un'epoca. Una storia che ognuno di noi riconosce per averla almeno in parte già vissuta e sofferta.