La Svetlana

Simpatico ed originale. Trama da giallo: piuttosto lineare, anche se riserva una svolta inattesa nel finale. Quello che è originale è il soggetto: musica, ma – soprattutto – passione per l’ascolto. In un’epoca caratterizzata da mp3, cuffiette e riproduzioni di qualità spesso scadente, il ritorno ai dettagli e alla bellezza di un ascolto “tecnico” della musica è un bagno di nostalgia e di ricordi: amplificatori, preamplificatori, puntine, woofer e tweeter fanno venire i brividi di piacere a chi qualche annetto fa si nutriva di vera HiFi (McIntosh, Marantz, Revox, Sure, cuffie KOSS, ecc...). e passava ore a studiare la giusta posizione dei divani e delle casse…. Da leggere.

Romanzo con forte presenza di cinismo e musica intorno ad un gruppo di frequentatori del teatro comunale. Raffinate descrizioni di musica classica in un italiano sofisticato.

Un romazo-giallo, più romanzo che giallo, mentre si legge si capisce che a scriverlo e stato un filosofo, ottimo nella descrizione dei brani suonati dagli ampli a valvole, carino con la gatta, divertente con i piccioni, buono con la cucina, poca suspance per le indagini sui delitti, finale inaspettato. Da leggere per chi ama la musica classica.