Strappami la vita

Catalina Guzman, 15 anni, a Puebla sposa il generale Andrès Ascencio, anni 30. A 17 anni partorisce la figlia Verania e poi Sergio, mentre Andrès ha già avuto 4 figlie da un precedente matrimonio. Andrès è un uomo violento, commette barbarie e non esita ad ammazzare (in una fabbrica in sciopero non esita ad ammazzare due operai che rifiutano di avviare i macchinari). In occasione della visita del Presidente della Repubblica a Puebla Catalina prepara un’accoglienza spettacolare con un’orchestra di 300 elementi, cheerleaders e montagne di fiori. La vicenda è ambientata nel periodo della rivoluzione messicana degli anni ’30 e ’40 del Novecento e vede i protagonisti affrontare difficoltà politiche, rivolte sociali e lotte di potere. In Messico succede di tutto: elezioni truccate, assassinii di politici e non, che restano impuniti. Andrès è uno che sciala: compra un intero palazzo come fosse un pacchetto d noccioline. Il titolo del romanzo è il leit motif di una famosa canzone: “strappami la vita / prendi il mio cuore / i tuoi occhi li porto via con me …”. Per il matrimonio della figlia invita il Presidente della Repubblica, i ministri, i capi militari, 15 governatori e tutti i ricchi pueblani e regala una Ferrari agli sposi. Ma fa una brutta fine: Andrès, malato, muore (i suoi dipendenti lo copriranno d’insulti: vecchio bavoso, cornuto, ladro, assassino e matto). La moglie Catalina esulta da giovane vedova piena di vita. Il funerale sarà grandioso: corteo di 40 vetture e corone di fiori a iosa. Che ci guadagna? Catalina, vedova, “ottimista sul suo futuro, quasi felice”! Il romanzo scoperchia il vaso di Pandora sulla corruzione diffusa in Messico e lo fa senza mezzi termini. Un interessante affresco.

Sono rimasta affascinata da questo romanzo per via della copertina colorata e molto delicata, anche se queste caratteristiche non rispecchiano la storia qui narrata. La vicenda si svolge in Messico, per la precisione, nello stato di Puebla. Sono gli anni 30 del 900, anni di tumulti, anni di difficoltà. In questa cornice Catalina incontra Andres Ascensio. Lei è solo una ragazzina mentre lui un uomo adulto. La vita con Andres non sarà affatto semplice. Andres è un uomo fedifrago, senza scrupoli e senza un briciolo di sentimento nei confronti di Catalina. Nella vita di questa giovane donna arriverà Carlos Vives, un musicista grazie al quale Catalina imparerà ad amare e a vivere tutti i colori della musica. "Strappami la vita", il cui titolo prende spunto da un bolero, è una storia di passioni forti, di contrasti, di emozioni in cui si respira odore del Messico, ma anche di una speranza, finalmente ritrovata.