La strada degli uomini perduti. Un'indagine di Amelia Butterworth

AbEditore non si smentisce e pubblica una nuova perla a firma A.K.Green (con la traduzione di Marialuisa Ruggiero, che si era occupata anche della precedente pubblicazione Green). Un giallo che ha tutti gli elementi che preferisco: un'investigatrice di mezza età (che pare sia stata il modello a cui si è ispirata A. Christie per la sua miss Marple) dalla pungente ironia, che utilizza acume e intelligenza per arrivare alla soluzione (commettendo errori e ingenuità), un villaggio popolato da personaggi inquietanti, nonché una casa degna di un thriller di grande spessore. Sempre sul filo del sovrannaturale, la storia si dipana tra vicende di famiglia, segreti che confondono le carte e rompicapi da risolvere. Il finale inaspettato (senza spoiler) è la ciliegina sulla torta. Consigliatissimo.

Negli ultimi 5 anni, in un isolato villaggio delle Berkshire Hills, 4 persone sono scomparse nel nulla. Si tratta di persone di vario genere ed età, stranieri come abitanti del posto, poveri come benestanti: tutti loro hanno imboccato la stessa strada, che se li è come inghiottiti. In quella stessa strada abitano i figli di Althea Knollys, la migliore amica di Amelia Butterworth, che purtroppo è passata a miglior vita. Amelia ha 50 anni, è nubile per scelta, vive a New York ed ha una certa passione per le indagini e gli omicidi, coniugata a una certa bravura nel risolverli, tanto che fa riferimento a lei anche l'ormai anziano ispettore Gryce. È proprio lui a imbeccarla su questo caso, e così Amelia non può proprio fare a meno dal recarsi sul posto, ospite dei figli dell'amica, nella loro fatiscente e misteriosa dimora che si trova esattamente sulla strada degli uomini perduti. Così la nostra protagonista deve imparare a conoscere i ragazzi e i loro strani vicini per riuscire a svelare l'intrigo della strada e degli uomini che vi scompaiono. Amelia è una investigatrice provetta e dilettante al pari di Miss Marple, solo che precede la nostra cara vecchietta di ben 30 anni. Il personaggio di Amelia appare subito così come sarà a venire, ossia senza alcun tipo di autorità per interrogare i sospettati, priva di alcuna conoscenza tecnica come pure di risorse investigative. Quello che la spinge a indagare è una vorace e insaziabile curiosità, cosa che la obbliga ad affiancarsi a un investigatore ufficiale (Gryce) da cui attinge le informazioni. Amelia, però, non è solo una donna curiosa: è intelligente, assolutamente rispettabile e dignitosa, ironica, ed è incapace di sottomettersi a Gryce in quanto donna. Splendida, questa edizione di Abeditore, con delle illustrazioni spettacolari.