L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Originale e raffinato prequel dell'Amleto. Updike si concentra sulla figura di Gertrude e rilegge con arte raffinatissima il capolavoro del bardo.
Romanzo per gli appassionati di Shakespeare e "degli Amleti" cinematografici, da quello con M.Gibson all'"Hamlet 2000" passando per K.Branagh. Purista l'ambientazione ed il registro stilistico, un po' piatta ed a volte melensa la trama, questo romanzo ha comunque il dono dell'originalità dell'idea e della soddisfazione della curiosità del preludio alla tragedia. Amleto è una comparsa e tutto il romanzo è incentrato sulle figure di Amleto padre, Claudio e Gertrude, dandone una rappresentazione viva e sfaccettata. L'ultima parte è un bellissimo trait-d'union all'opera shakesperiana. 31/08/2003
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'infaticabile John Updike è tornato in libreria con un romanzo ambientato nella Danimarca medioevale. La storia, cui allude il titolo originale, è quella di Gertrude e Claudius, rispettivamente madre e zio dell'Amleto citato nelle Historia Danica del XII secolo e reso poi immortale dal dramma di Shakespeare. Tuttavia la figura di Amleto qui è secondaria, del tutto periferica rispetto a quella di Gerutha e dei suoi tre re. Il libro è diviso in tre parti e ciascuna inizia con la stessa frase: "Il re è adirato". E ogni volta si tratta di un re diverso: il primo è il severo Rorik, padre di Gerutha, il secondo è Horwendil, che sposerà la fanciulla, e il terzo è Claudius, il fratricida, che prende il posto di Horwendil sul trono e nel cuore di Gerutha. La protagonista - cui, come agli altri personaggi, l'autore cambia nome nelle tre parti del libro rifacendosi prima all'opera latina, poi a una versione francese del 1576 e infine alla tragedia shakespeariana - a turno ama e asseconda tutti e tre gli uomini. All'inizio del racconto, appena sedicenne, Gerutha oppone una debole resistenza al padre che vuole darla in sposa al guerriero Horwendil. Perché "Horwendil - che era ritenuto piuttosto attraente" appare lontano. "Rorik invece era qui, la mano nella sua, il viso tanto noto a nemmeno un palmo dal suo...". Successivamente Gerutha è pronta a darsi con passione al marito e a dedicarsi con entusiasmo ai doveri quotidiani. Ma il fuoco di Horwendil non è abbastanza caldo per l'inquieta regina che troverà appagamento nell'ardore di Claudio, fratello di Horwendil, follemente innamorato della cognata. Altre due figure maschili ruotano intorno alla regina: il figlio Amleth, verso il quale Gerutha si sente carente d'amore materno e inadeguata, e il fido consigliere Polonius. Come nella tradizione delle più belle fiabe i due innamorati alla fine si uniranno. "Egli prese l'arrendevole mano di lei fra le sue, stringendo il duro scettro nell'altra. L'aveva fatta franca. Sarebbe andato tutto per il meglio": così l'autore decide di concludere il racconto. Ma la tragedia è nell'aria, è solo rinviata. La storia è già scritta e continuerà a scorrere, fluida e immutabile, verso il funesto destino di Amleto.
Tiziana Merani
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore