Storia di un maldestro in bicicletta

Pochi mesi dopo l'inizio della gravidanza della compagna Maria, ad Andrea viene diagnosticato un tumore, che a distanza di qualche tempo scoprirà incurabile. Questo libro è un atto d'amore nei confronti di sua figlia Giulia Grace, perché sappia chi è stato suo padre e ne conservi il ricordo.

È molto difficile recensire questo libro: per farlo correttamente bisogna esaminarlo su due piani differenti. Sul piano puramente letterario è indubbiamente un libro imperfetto: la scrittura segue il filo della memoria, associando ricordi diversi con la fretta comprensibile di chi sa di avere poco tempo e di volere raccontare il più possibile di sè stesso, senza preoccuparsi di ripetersi o di non rispettare l'ordine logico degli avvenimenti e ben sapendo che comunque non riuscirà a dire tutto ciò che desidera. Ne risulta un diario disomogeneo, spesso confuso e pasticciato, ma animato da una grande sincerità. Ed è proprio questo secondo piano, quello emotivo, che secondo me prevale e costituisce il motivo principale che dovrebbe indurre ad accostarsi a questo libro, testamento e congedo forzato dalla vita di chi si rende conto progressivamente di doverla abbandonare. Libro struggente e profondamente umano, sfido chiunque, soprattutto se genitore, a leggerlo senza scoppiare a piangere almeno una volta durante la lettura.

Questo libro racchiude la speranza ,la forza,e il dolore unito alla consapevolezza che la tua vita sta per finire da leggere assolutamente