Storia dei capelli

I lunghissimi periodi, ricchi di subordinate e di incisi, possono intimorire e frenare la lettura. Con lo scorrere delle pagine però la prosa di Pauls ha una musicalità e un'intensità che conquistano. Di fatto, si tratta di un ininterrotto flusso di coscienza che adotta la distanza straniante della terza persona. Si parla di capelli e dell'ossessione di trovare il giusto taglio, chiave simbolica che rimanda alla definizione dell'identità. Il protagonista esce dal liscio-biondo dell'infanzia per avventurarsi nell'afro para-rivoluzionario degli anni '70, cui è costretto a rinunciare per manifesta inadeguatezza, ritrovandosi in un limbo di incertezza che lo fa passare da un salone all'altro. Il racconto si intreccia con la memoria individuale e la Storia argentina, trovando un'esplicita declinazione politica nella figura del veterano. Rinunciare a sé per ridefinirsi nel dono all'altro pare essere la chiave finale. Pauls ha scritto un romanzo inusuale che richiede impegno ma ripaga col dono della vera letteratura.

E' difficile trovare uno scrittore che parli una sua lingua e sia comprensibile al lettore comune. Chi si avventurasse nella lettura di questo libro sarebbe dapprima intimorito dalla mancanza di capitoli e dalla scrittura fittissima che si sussegue per 180 pagine. Ma, superato questo primo scoglio, verrebbe ricompensato da un'inventiva e da una tensione narrativa davvero sorprendenti. Insomma, chi ha mai pensato di creare un'opera letteraria partendo dall'ossessione del protagonista per il taglio dei capelli ? Eppure, nel romanzo si parla di questo, di amicizie eterne e incompiute, di drammi recenti e passati, e di come la memoria e il tempo modifichino la realtà (in questo caso, i cupi anni 70 argentini). Notoriamente, a questo tipo di letteratura fa difetto un eccellente finale. Ma Pauls, che non ha interesse per le regole canoniche del romanzo, riesce a introdurre un personaggio (il "veterano") dal nulla, che in 20 magnifiche pagine ruba la scena al protagonista e descrive nel modo più riuscito possibile quanto il ricordo delle tragedie passate (delle tragedie di un paese soffocato da una brutale dittatura) possa manifestarsi nel presente di chi, di quella tragedia, fu testimone. Da leggere !