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Stessa misura, stesso peso, stesso nome. La Sicilia e il modello metrico decimale (secc. XVI-XIX) -  Antonino Giuffrida - copertina
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Stessa misura, stesso peso, stesso nome. La Sicilia e il modello metrico decimale (secc. XVI-XIX)
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Stessa misura, stesso peso, stesso nome. La Sicilia e il modello metrico decimale (secc. XVI-XIX) -  Antonino Giuffrida - copertina

Descrizione


Questo libro racconta la storia della riforma dei sistemi metrico-ponderali in uso in Sicilia dal Medioevo all'Unità d'Italia. Il controllo da parte del sovrano del sistema ponderale costituiva una premessa necessaria per la riduzione dei particolarismi locali e per l'esercizio di un forte potere centrale. Su questo terreno feudatari, consoli delle arti, mercanti e altri rappresentanti dei ceti svolgono una battaglia contro il tentativo di imporre le misure del re a scapito delle molteplici realtà preesistenti. A cavallo tra Sette e Ottocento, l'abate Giuseppe Piazzi, astronomo fondatore della Specola palermitana e scopritore dell'asteroide Cerere Ferdinandea, si colloca al centro di questa storia con i suoi programmi metrici, le sue idee scientifiche, i suoi progetti di legge. La Deputazione da lui presieduta fu impegnata nel compito di ricondurre ad unità il complesso delle misure in uso nell'isola: un'impresa defatigante che durò anni e che ebbe il suo primo approdo nella legge del 31 dicembre 1809 con la quale si varò il Codice metrico siculo. Il progetto di Piazzi, scontrandosi sia con gli interessi particolaristici locali sia con l'opposizione degli autorevoli accademici napoletani (assertori del sistema metrico decimale), è destinato a soccombere tanto che la Sicilia si presenta all'appuntamento con l'Unità con un sistema metrico in profonda crisi di credibilità.
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Dettagli

2014
11 settembre 2014
172 p., Brossura
9788843073818
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Indice

Abbreviazioni

Prologo

Parte prima

Un caos apparente

1. A misura d’uomo

Numeri complessi e sistema decimale/I sacerdoti delle misure/Un tentativo di classificazione

2. Il pesare

Il pesare/Il rotolo dei mercati/I pesi degli speziali/I pesi degli argentieri

3. Le misure del grano

Due Sicilie – due misure/La riforma del Seicento/Una Sicilia – una misura

4. Le misure particolari

La canna/La misura delle terre/Il dilemma dell’olio: pesare o misurare?/Il quartuccio e il barile

5. Le misure del Seicento

I pesi dei metalli preziosi

Parte seconda

Il primo Tribunale di giustizia e di pace

6. Una riforma per le riforme

Il parlamento del 1806/Le linee direttive/Le verifiche dei campioni

7. La legge sull’uniformità di pesi e misure

Il progetto di legge/Il costo della riforma/La legge/Il metodo del professore Piazzi

8. La breve stagione della giurisdizione

Il regolamento di attuazione/Il sistema delle Deputazioni/La creazione della giurisdizione/Il conflitto/La svolta del 1817/La fine della giurisdizione

9. L’approdo al sistema metrico decimale

La riforma napoletana del 1818/Una riforma arenata/Verso il sistema metrico decimale/La legge sui pesi e sulle misure del 1861/Il codice metrico siculo ridotto nel sistema metrico decimale

10. Le misure della legge

Appendice

Il perché di una appendice

1. Il testamento di Giuseppe Piazzi

2. Appunto sugli esperimenti fatti per determinare la capacità del quartuccio e del tumulo

3. Memoriale di Piazzi al ministro degli Affari interni

Bibliografia

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Piero Canale
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Una e una sola misura

Non capita quasi mai di chiedersi nella vita di tutti i giorni da dove provengano o come siano nate le unità di misura, che noi utilizziamo quotidianamente in molte azioni comuni, senza nemmeno rendercene conto: fare la spesa, comprare un abito di tagli 48, fare il pieno di benzina. Eppure il sistema metrico-decimale, che noi usiamo con la naturalezza di chi lo utilizza da sempre, non è stato sempre il sistema ponderale in uso in Europa e nel resto del mondo, sebbene esso sia in campo internazionale riconosciuto e adottato da quasi tutti i paesi con qualche eccezione. Prima dell’introduzione del sistema metrico-decimale, la quale fu favorita anche dalla sua scientificità, in Europa erano in uso sistemi ponderali “a misura d’uomo” (il piede, il palmo, il rotolo, la canna, ecc.), ma che di fatto erano sistemi di numeri complessi. Per spiegarci meglio: il palmo, unità di misura di lunghezza corrisponde a 12 oncie (sottomultiplo), mentre il miglio, multiplo del palmo, corrisponde a 5760 palmi, tralasciando però tutti gli altri multipli e sottomultipli. I sistemi ponderali di antico regime sono particolarmente interessanti, perché possiedono una forte connotazione sociale e politica e sono misura dei rapporti «che intercorrono tra ceti e delle regole di funzionamento di un mercato». Per questo motivo le riforme di tali sistemi in età moderna indicano la «attivazione dei processi politico-istituzionali di transizione, che caratterizzano gli Stati di antico regime nella fase che porterà ai nuovi equilibri ottocenteschi». In Stessa misura, stesso peso, stesso nome di Antonino Giuffrida, docente di storia moderna all’università di Palermo, oltre ad essere descritto il sistema ponderale siciliano di antico regime, si analizzano le vicende storico-istituzionali di due importanti riforme del sistema ponderale nel 1601 e nel 1809 avvenute nel regno di Sicilia, fino all’introduzione del sistema metrico-decimale con l’unità d’Italia.

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