Stato di famiglia

Leggere questo libro è come guardare un film proiettato nella propria mente! L’autore come un regista ha sapientemente montato insieme, pagina per pagina, sette storie, assemblandole come in una pellicola cinematografica, ed è proprio questo aspetto che mi ha colpito maggiormente e di cui riconosco la genialità. Strabiliante! Con la la prosa essenziale di ogni racconto, costruito sulla base di fatti di cronaca realmente accaduti, l’autore lancia un messaggio molto forte, e fa riflettere sul male, sulla violenza, che talvolta può celarsi, insinuarsi, anche nel luogo più amorevole, e apparentemente più sicuro, quello della famiglia. Quello narrato non è un quadretto famigliare idillico, non è il mondo delle fiabe, ma viene messa a nudo la realtà, così com'è, cruda, in cui l’uomo può arrivare a manifestare tutta la brutalità primitiva insita in lui. Un libro scarno, stringato, ma molto attuale e significativo. Lo trovo semplicemente bellissimo e stupefacente!

L'orrore filmato al contrario, un crescendo di tensione che parte dal momento del fatto, criminoso o di disperazione, come nel racconto sulle slot machine di stato, per arrivare a ciò che l'orrore e la disperazione hanno generato. Un raro esempio di scrittura capace di tenere inchiodati alla pagina. Pagine durissime, è vero, come è dura la vita che viene descritta. La riscoperta di un autore che stavamo per dimenticare. Grazie.

I racconti di Zannoni sono una spinta sul precipizio che diventa caduta libera in un vuoto a perdere. Un viaggio a ritroso dove non vi è salvezza perché la felicità tanto agognata non esiste ma è mera proizione di desideri che si fanno spazio in un quotidiano troppo soffocante fatto di regole, di doveri e di strutture che abbiamo costruito senza rendercene conto e che diventano gabbie micidiali. Leggerli con il realismo drammatico che li riveste è come togliersi le bende dopo un delicatissimo intervento agli occhi. Libro consigliatissimo!