Lo squalificato

Libro molto interessante. Offre spunti per una riflessione introspettiva sull'io e il conflitto costante con la società in cui viviamo. Forse il 2020 non era l'anno migliore per leggerlo, vista la piega pessimista, che la storia prende.

libro che somiglia un poco al memorie del sottosuolo di dostoevskij, d'altronde erano gli anni in cui dostoevskij veniva scoperto e letto appassionatamente nell'isola nipponica, così, oltre alla citazione dello stesso all'interno del libro - se non erro, a venir citato è l'idiota - si respira l'aria densa e fumosa della colpa. L'intero libro è la storia d'un uomo che, decidendo di raccontarsi, non si risparmia, e mostra completa la debolezza della sua anima, la diversità che dagli altri lo distanzia e lo opprime, quell'anima, forse egoista, sempre ad un pazzo dalla pazzia, che vive tormentata dal confronto con gli altri, in cui non sa riconoscersi e a cui cerca di somigliare ed avvicinarsi fingendo costantemente di essere un altro, quello che agli altri potrebbe piacere. È una storia che si fa via via opprimente, come i libri dei grandi << pazzi >> come dostoevskij o strindberg. Per questo consigliatissima a chi ha saputo apprezzare i voli pindarici e le estreme bassezze delle anime pazze, pazze ed sconvolte di quegli scrittori, che hanno scritto, in fin dei conti, i limiti degli uomini, sia nei loro orrori che nelle loro gentilezze.