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Lo splendore degli Stevenson. Una dinastia di costruttori di fari tra ingegno e letteratura - Bella Bathurst - copertina
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Lo splendore degli Stevenson. Una dinastia di costruttori di fari tra ingegno e letteratura - Bella Bathurst - copertina

Descrizione


Il saggio ripercorre una storia romantica, ricca di avventura e di invenzioni. È il resoconto di come una famiglia, quella cui appartiene anche il celebre scrittore dell'"Isola del Tesoro", abbia definito, a cavallo tra il 700 e l'8OO, la fisionomia delle coste scozzesi grazie alla costruzione di quelli che sono tra i fari più famosi del mondo. Prima dell'intervento degli Stevenson le coste scozzesi erano famose per i tanti naufragi. Nel 1786 viene fondato il Northern Lighthouse Trust, di cui pochi anni dopo Robert Stevenson, nonno di Robert Louis, diventerà il capo ingegnere. Da qui prende avvio la storia di una famiglia che dura per ben quattro generazioni. Una saggio sulla scienza, come anche sul rapporto tra uomo e natura, oltre che naturalmente su una dinastia nella cui esistenza si intrecciano ingegneria e arte.
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Dettagli

2008
19 giugno 2008
381 p., ill. , Brossura
9788873713746

Voce della critica

"Né una vera e propria biografia né una vera e propria cronaca": nella prefazione l'autrice sembra quasi scusarsi della natura ibrida di questo libro, vincitore del premio Somerset Maugham. In realtà, il successo è dovuto proprio alle molte anime di questa godibilissima narrazione sugli antenati dell'autore di L'isola del tesoro, ingegneri civili e costruttori di fari dalla fine del Settecento. The Lighthouse Stevensons è la storia di un'ingegneria ancora in fieri, fatta di pionieri come gli Stevenson che in un secolo e mezzo innalzeranno "i 97 fari che tuttora costellano le coste della Scozia". Racconta della grande sfida contro una natura ostile che nel 1800 causava un naufragio al giorno, e grazie alla quale i villaggi costieri vivevano del saccheggio dei relitti senza esitare a uccidere ogni superstite; di operai che per settimane rimanevano ostaggi di paurose burrasche su scogliere in mare aperto, ma che riuscirono a costruire monumenti all'ingegno umano come il faro di Skerryvore, lontano 12 miglia dalle coste e "descritto come il faro più bello del mondo (…) Le asperità della scogliera si attagliano così bene all'opera in muratura ch'è difficile determinare dove finisce l'opera della natura ed inizia l'opera dell'uomo. (…) Da lontano sembrerebbe l'ultimo rimasuglio di una foresta pietrificata." Analogamente, il libro è un perfetto amalgama di descrizioni tecniche e narrazioni biografiche dei vari Stevenson, ognuno con le proprie passioni e idiosincrasie. Lasciano il segno anche le ricostruzioni d'ambiente della Scozia in quelle epoche cruciali: la travagliata anglicizzazione; l'Illuminismo e l'"Epoca del Miglioramento" con il loro sviluppo, ma anche il controverso addomesticamento delle Highlands; la modernizzazione e lo squallore di Edimburgo. L'ascesa di Robert Louis, ribelle al suo destino di ingegnere ma allo stesso tempo cantore della dinastia, e le atmosfere dei suoi capolavori non sono dunque che uno dei tanti aspetti della ricchezza di questo volume. Né il buon numero di refusi, né una traduzione con un gusto eccessivo (talvolta fuorviante) per il lessico desueto riescono a intaccare il piacere della lettura.
Pietro Deandrea

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Conosci l'autore

Bella Bathurst

1969

Bella Bathurst (1969) è una scrittrice, giornalista, e fotografa inglese. Nel tempo libero disegna e realizza mobili. Scrive per numerose testate, tra le quali "The Observer", "The Telegraph", "The Guardian" e "The Scotsman". Il suo primo libro, Lo splendore degli Stevenson. Una dinastia di costruttori di fari tra ingegno e letteratura (Robin 2008), biografia degli antenati di Robert Louis Stevenson, finalista al Guardian First Book Award e vincitore del premio Somerset Maugham, è stato un bestseller in Inghilterra. Così speciali (Einaudi 2004) è il suo primo romanzo. Nel 2018 è uscito per Utet il suo memoir Rumore. Perdere e recuperare l'udito.

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