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Dettagli

1995
128 p.
9788842802396

Voce della critica

GENET, JEAN, Splendid's, Il Saggiatore, 1995
CHOUKRI, MUHAMMAD, Jean Genet e Tennessee Williams a Tangeri, Il Saggiatore, 1995
scheda di Bongiovanni, C., L'Indice 1995, n. 9

"Portano il frac, e una barba di quattro giorni. Sono spettinati. Non lasciano i loro mitra nemmeno quando ballano. Non si toccano mai". Sette banditi e un poliziotto sono asserragliati in un hotel di lusso circondato dalla polizia, non hanno alcuna speranza di salvarsi e intrecciano una disperata 'danse macabre' nella spasmodica ricerca di una fine gloriosa. Il coraggio, la vigliaccheria, le gelosie, il senso della gerarchia vengono discussi e talora capovolti dai componenti della banda e dal loro alleato-nemesi, il poliziotto che ha lasciato i compagni per fuggire con loro. E sarà proprio il poliziotto a rovesciare definitivamente i ruoli in un concitato finale a sorpresa. "Splendid's" è una corposa e affascinante 'pièce' dell'autore di "Le serve" e "Diario di un ladro". Scritta nel 1948 per un numero della rivista "l'Arbalète" che non sarebbe mai uscito, è rimasta inedita fino al marzo del 1994, quando è stata rappresentata alla Schaubüne di Berlino con la regia di Klaus Michael Grüber. Accanto a questo testo il Saggiatore ha pubblicato, con una breve, ma caustica e divertente presentazione di William Burroughs, il diario di Muhammad Choukri, uno scrittore marocchino che conobbe Genet e Tennessee Williams a Tangeri e riuscì a conquistare la loro fiducia. Il ritratto che di Genet ci offre Choukri non è quello di uno scrittore maledetto, ma quello di un uomo inquieto e generoso che non sopporta di vedere intorno a sé ingiustizie e miseria. È il 1968 e Genet non scrive più da anni, i suoi interessi si rivolgono piuttosto alla situazione politica; il giovane ed entusiasta Choukri non riesce facilmente a trascinarlo in discussioni di carattere letterario, i giudizi di Genet in materia sono quasi sempre lapidari, come quando gli viene chiesto quale ritiene che sia il genere letterario più in sintonia coi tempi e risponde: "Un genere che deve essere ancora inventato. Quelli esistenti oggi sono stati sfruttati a sufficienza".

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Conosci l'autore

Jean Genet

(Parigi 1910-86) scrittore e drammaturgo francese. Dopo un’adolescenza e una giovinezza irregolari (fu in casa di correzione, poi nella Legione straniera dalla quale disertò, vivendo poi di espedienti e venendo più volte incarcerato), pubblicò una serie di libri che rispecchiano crudamente le sue esperienze. Narrazioni autobiografiche come Nostra Signora dei Fiori (Notre-Dame-des-Fleurs, 1944), Miracolo della rosa (Le miracle de la rose, 1946), i versi di Il condannato a morte (Le condamné à mort, 1942) circolarono per anni in forma anonima e clandestina. Un successo, di scandalo e di prestigio insieme, raggiunse poi G. con il Diario del ladro (Journal du voleur, 1949) e con alcuni testi teatrali: Le serve (Les bonnes, 1948), Il balcone (Le balcon, 1956), I negri (Les nègres, 1958), I paraventi...

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