La sostanza instabile

Uno dei libri italiani più originali che mi sia capitato di leggere negli ultimi mesi. L'autrice, con uno stile rigoroso ma scorrevole, ci racconta la storia di un incidente, scambiato per attentato, così come vissuta dai diversi protagonisti, senza risparmiarci i propri dubbi e le proprie miserie umane. Fa tutto ciò con empatia e discrezione allo stesso tempo.

Ho trovato molto interessante lo stile di scrittura, sempre vivace e accattivante; i personaggi sono caratterizzati abbastanza bene e c'è una buona gestione del ritmo nella narrazione, sia per quanto rigarda l'episodio scatenante, sia gli eventi successivi. Nell'ultima parte tuttavia mi è parso di percepire una sorta di indulgenza, di autoanalisi fine a sé stessa che ha finito per appesantire il tutto. Menzione particolare meritano i dialoghi, memorabili, che spesso per gli esordienti sono fonte di imbarazzo e scivolate letali. Non con Giulia Lombezzi. Sono contento che abbia esordito con un libro diverso dalle "prime opere" che si sono viste in questi ultimi tre anni.

Potrei dire semplicemente che questo libro" La sostanza instabile" di Giulia Lombezzi Lombezzi ed. Giulio Perrone (finalista al premio Calvino) sia bellissimo... in realtà è stato vero strike, in un colpo solo un puzzle emotivo si ricompone legato da un filo logico tra i personaggi, dialoghi verosimili, una Milano che riesci quasi a vederla in un fotogramma tra le pagine. Ma cosa accade quando alcuni equilibri vengono meno per circostanze che mai avremmo immaginato potessero accaderci, e si ha o forse no, un secondo per decidere cosa fare. Quando ci si trova nel panico di massa un secondo sembra un'eternità... Una penna con uno stile virtuoso.