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Sospettosi. Noi e i nostri dubbi sulla scienza
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Sospettosi. Noi e i nostri dubbi sulla scienza - Silvia Bencivelli - copertina
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Sospettosi. Noi e i nostri dubbi sulla scienza

Descrizione


Finalista Premio Estense 2020

S come Sospettosi. Ma anche delusi e confusi dalla medicina e dalla scienza: un reportage dall'Italia di oggi.

«Un libro inchiesta empatico e minuzioso, che sviscera i temi di scontro tra scienza e cittadini interpellando i diretti interessati» - Giulia Villoresi, Il Venerdì

Perché non ci credono? Perché sembra che sempre piú persone, anche colte, istruite, ragionevoli, si affidino ai preparati della sedicente medicina alternativa, a rimedi finto-antichi e a nuove pratiche new age? Perché preferiscono il Dr. Google ai medici in carne e ossa e non riconoscono piú la loro autorevolezza? A volte si arriva a prese di posizione radicali e a conflitti, come è successo recentemente per i vaccini o per i casi di cronaca che hanno coinvolto l'omeopatia. Piú comunemente si diffondono credenze pseudoscientifiche, mode e tendenze, spesso spinte dalla pubblicità. Silvia Bencivelli si chiede quali siano le ragioni profonde di questi fenomeni, intervistando persone che hanno fatto scelte contrarie a quelle indicate dalla scienza, e scienziati che ne riflettono con lei. Alla fine viene il dubbio che il problema non sia da cercarsi nei social network o nello spirito dei tempi. Ma nella nostra comune e fragile umanità. I sospettosi, insomma, siamo noi.
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Dettagli

2019
14 maggio 2019
288 p., Brossura
9788806241384
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Indice

Indice

Introduzione. Scienza e antiscienza: esiste davvero una guerra per bande?

I. Il problema di Filippo
Vaccinare: dovere, obbligo, opportunità

II. Brunella torna in piedi
Quando la terapia è anche un po' magia

III. Una birra per Ivano
Diete vere e diete del Senza

IV. A proposito di Gino
Storie di oncologia e dintorni

V. Fiocco azzurro per Apocatequil
Dalla parte dei genitori

Per concludere L'eco dell'eco dell'eco

Aggiornamento e ringraziamenti

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Daniele
Recensioni: 4/5

Alzi la mano chi vorrebbe affidarsi in maniera cieca e totalizzante ad un estraneo. Credo che, nella platea virtuale di chi legge queste righe, in pochi si ritroverebbero con il braccio teso verso l’alto. Soprattutto se parliamo di salute. E non importa che questo estraneo abbia un titolo di studio, quello che veramente ci interessa è che ci spieghi in maniera chiara e precisa la nostra situazione. Con l’aumento della scolarizzazione più persone hanno imparato a valutare, soppesare, dubitare: insomma, non ci si vuole semplicemente “affidare”. Il che è molto positivo, d’altronde il pensiero critico è uno dei caratteri essenziali dello stile filosofico. Il dubbio è sano, se non si esagera. Ma per quale motivo si esagera nel dubitare? La Bencivelli prova a rispondere. “Sospettosi” l’ho immaginato come un dibattito in una sala riunioni, un archivio di voci, pareri, riflessioni, ma soprattutto paure. Sono entrato in questa sala in punta di piedi, cercando di chiudere la porta senza far rumore, come un ritardatario, perché si affrontano temi sui quali non mi sono mai arrovellato esageratamente. Ho fatto da spettatore. In sala c’erano medici, esperti, pazienti in ansia e non, parenti, sciamani, e tutti ballavano intorno alla Bencivelli raccontando le proprie storie o quelle altrui. Lo spettacolo parlava chiaro, mostrando ognuno in tutta la propria cruda e a tratti infantile – ma non biasimabile – fragilità di fronte a un problema troppo grande, che poi è il motivo maggiore per cui esiste la scienza: la paura della morte e del dolore. Il dibattito non scivola tanto sull’efficacia della scienza o dell’antiscienza, ma sulla fiducia dei pazienti nei confronti delle figure sulle quali si ritrovano a dover contare per la propria sicurezza, figure con cui il principale nodo da sciogliere risiede nella comunicazione. Sospettosi alla fine è solo la declinazione di un termine più generale che potrebbe essere tranquillamente il titolo del libro: Umani.

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Debora R.
Recensioni: 4/5

Sospettosi è un reportage, una raccolta di interviste, che riflette sul sentimento diffuso di sfiducia verso la scienza, in particolare su tematiche riguardanti la salute e la medicina. I “noi sospettosi” non sono solo gli utenti dei social che alimentano bagarre sotto i post, (piazze virtuale in cui spesso i fatti scientifici si mischiano all'opinione politica), ma anche persone con una formazione scolastica superiore, e per questo ritenute “al di sopra di ogni sospetto”, che avvertono scetticismo o semplicemente una distanza verso gli esperti e i loro tecnicismi. Da lettrice e da “persona generalmente moderata” ho iniziato l'introduzione con il presupposto che non mi sarei rispecchiata nei “dubbiosi”, ma già nel capitolo sull'omeopatia (andando nel dettaglio: il caso di omeopatia e asma) mi sono ricreduta, riflettendo sul senso di delusione provato verso le terapie poco efficaci e la conseguente ricerca di canali alternativi. Se è facile empatizzare con l'amico perennemente a dieta che ha ceduto alle «fiabe alimentari» perché «le ha già provate tutte», è più difficile capire le ragioni dello scienziato no-vax, che sembra avere in sé due identità contrastanti. Nel 2020, con il ritorno della questione vaccini, è importante percepire gli esperti non come Dr. Jekyll, ma come figure affidabili, soprattutto nel momento in cui ci si confronta con l'obbligatorietà dei vaccini e quindi con le definizioni di libertà e coercizione. Quindi cosa fare con questa molteplicità di voci ed esperienze? Arrivare alla seconda metà dei capitoli, dove l'autrice passa la parola a scienziati, veramente autorevoli, che guidano il lettore nell'interpretazione di dati o di fatti scientifici. In conclusione, perché leggerlo? Da sospettosi per cercare di andare oltre al dubbio (e a volte al disinteresse), anche se questo comporta l'impegno di misurarci con numeri e un lessico più difficile, e da tecnici per rendere più umani quei numeri.

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marilu3
Recensioni: 5/5

Nel saggio, reportage del medico, giornalista, divulgatrice scientifica Silvia Bencinelli, ci siamo noi, le persone comuni, che siamo i" Sospettosi" nei confronti della Scienza. Di fronte alle malattie, ai drammi, i momenti in cui è più facile essere vulnerabili, siamo assaliti da Dubbi e Incertezze. Ci affidiamo alla medicina alternativa, ai rimedi finti-antichi, alla new age, preferiamo andare su Google per guarire da soli, prendiamo prese di posizione radicali com'è successo per i vaccini o per i casi relativi al l'omeopatia. Abbiamo delle scienze un punto di vista soggettivo interpretato in base a credenze e opinioni personali. Inoltre viviamo molto male la distanza che si è venuta a creare tra il medico e il paziente, alla povertà di comunicazione che c'è tra queste due figure. Siamo indispettiti dalla presunzione medica di, "Indiscutibile Verità" della medicina e delle scienze. Il saggio "Sospettosi" è lo scontro tra i" Sospettosi" e gli scienziati con i quali prima o poi tutti dobbiamo confrontarci. La Bencinelli ci invita alla Riflessione, al Dialogo, al Confronto, alla necessità di metterci in discussione, aprire la mente al ragionamento. La Bencinelli ci Interpella, ci Sfida, ci Provoca insegna che la medicina deve unirsi alla scienza, avere un dialogo maggiore, essere più vicina ai pazienti per dissolvere le loro perplessità e le Confusioni. Molto interessante "Sospettosi" il saggio che ti invita alla Riflessione critica, una lettura piacevole e leggera costituito da storie molto interessanti e stimolanti che si intersecano e descritte con ironia, accuratezza della narrazione e l'umorismo caratteristiche costanti nel saggio. Lettura consigliatissimo soprattutto per gli scettici in fatto di scienze.

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Voce della critica

RECENSIONE VINCITRICE DEL PREMIO ESTENSE DIGITAL PIAZZA NOVA 2020

Giulia
Silvia Bencivelli ci invita a guardare al problema delle scelte irrazionali e antiscientifiche scavalcando gli stereotipi e proponendo una lettura originale. Non esiste un "noi" e un "loro", non esistono quelli sempre a favore e quelli sempre contro la scienza. La realtà è piena di sfumature e anche per questo è più interessante da comprendere. Senza il ditino alzato o puntato verso l'altro, che non è per forza uno stupido, ma una persona con angoli di fragilità e insicurezze. Come tutti. Libro eccellente, scritto con sapienza e maestria da una grande divulgatrice scientifica. Per ragionare, e arrivare da soli a capire quando i dubbi servono a metterci in gioco e quando a tirarci a fondo nella paura.

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Conosci l'autore

Silvia Bencivelli

Silvia Bencivelli è giornalista scientifica. È co-conduttrice di Nautilus, programma quotidiano di scienza su Rai Scuola e di Radio3 Scienza su Radio Rai. Collabora con «La Repubblica», «Le Scienze» e diverse altre testate e case editrici. Insegna al master di giornalismo scientifico della Sapienza di Roma. Con Sironi ha pubblicato Perché ci piace la musica (2007, 2012). Con Einaudi ha pubblicato Sospettosi, noi e i nostri dubbi sulla scienza (2019).

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