Sono cose da grandi

Sebbene io ami molto la scrittura della Sparaco, questo libro non mi ha convinta appieno. Mi sembra che manchi di qualcosa. Mi fa venire in mente il libro della Fallaci “Lettera ad una bambino mai nato ” (mi riferisco solo all’intento di scrivere al figlio, poiché per me il libro citato è un capolavoro ineguagliabile). Secondo me il libro della Sparaco manca di “presa”, di mordente. L’idea e buona, ma non mi ha “rapita” fino in fondo.

L’autrice in appena novanta pagine “racconta” il suo quotidiano di donna e di scrittrice che cresce un figlio per lo più da sola, che vuole stare con lui, giocare, divertirlo, che con lui fa tante cose. Leggiamo del suo proteggere, insegnare il rispetto delle regole, l’amore per gli altri, persone o animali. Leggiamo di una mamma, donna che accompagna il suo bambino nella vita. Lettura piacevole e veloce

Ingredienti: l’istinto protettivo di una madre verso un figlio, la curiosità innocente di un bambino di 4 anni, un rapporto intenso fatto di giochi-creazioni-domande-risposte, le spiegazioni richieste dall'inevitabile incontro col male. Consigliato: agli adulti che cercano un piccolo manuale di sopravvivenza per le grandi paure dei bambini, ai grandi che vogliono riscoprire il mondo magico dei piccoli.