Sonno

Questo libro, in poco più di 70 pagine, è riuscito a dirmi più di quanto facciano molti autori in 400. In questo racconto vi è un'analisi introspettiva superlativa. Una donna all'improvviso non riesce a dormire e non lo fa per più di due settimane: semplicemente non ha sonno, ma è perfettamente in salute (anzi, guardandosi allo specchio si vede anche ringiovanita). Riprende vecchie abitudini dimenticate negli ultimi anni, in cui ha condotto una vita monotona, fatta di giornate tutte uguali, con il marito e il figlio. Inizia a rivalutare l'esistenza, la morte (è una sorta di sonno esteso? Altrimenti, cosa rappresenta davvero?). Come quasi ogni libro di Murakami questo racconto è un viaggio onirico colmo di spunti di riflessione, un continuo domandarsi cosa sia reale e cosa no. Ah, le illustrazioni sono meravigliose.

Lettura breve, ma "avvolgente" come un sogno, corredata da meravigliose illustrazioni. Sono un po' perplessa soltanto per via del finale "troppo aperto".

"Sonno" si lascia leggere velocemente, la scrittura è scorrevole, la storia surreale e onirica. Narra di una donna che dopo una brutta esperienza con una paralisi del sonno non riesce più a dormire. Da qui parte il viaggio che Murakami fa all'interno di una mente umana privata del sonno. I presupposti per un racconto interessante, a tratti inquietante, c'erano tutti, ma il finale non gli rende per nulla giustizia. L'ho trovato completamente inadeguato.