Sonata n.29 Hammerklavier - Bagatelle op.126

È soprannominato «il poeta del pianoforte», un epiteto confermato da ciascuna delle sue apparizioni concertistiche o discografiche – più recentemente coi suoi pluripremiati Debussy e Chopin. Nelson Goerner ha già alle spalle un’imponente discografia, ma questa è la prima volta che affronta Beethoven in una registrazione: egli ha scelto la ‘Hammerklavier’, un’opera senza precedenti per le dimensioni, la complessità e la profondità. Ma non è lui l’interprete perfetto per questa monumentale composizione? «Ecco una sonata che darà filo da torcere ai pianisti», disse Beethoven al suo editore dopo averci lavorato per quasi tre anni, in un’epoca in cui la sua sordità stava costantemente peggiorando. Quarantacinque minuti di immensa difficoltà per l’interprete (e anche per l’ascoltatore?): tra un primo movimento focoso come Beethoven mai aveva scritto e un finale che sembra prefigurare le improvvisazioni jazzistiche, appare uno splendido movimento lento, profondamente toccante, che Goerner rende con profonda emozione. Il pianista argentino ci invita poi a trasferirci dal monumentale alla miniatura, con le Sei Bagatelle op. 126, gioielli sottili del tardo stile beethoveniano, congegnati con formidabile abilità.