Solstizi di primavera

Egr. Ing. Tuozzo, ho letto con piacere il Suo libro (a tale proposito desidero ringraziarLa nuovamente); non sono una critica letteraria, ma la lettura mi ha fatto provare emozioni legate ad un passato adolescenziale e La ringrazio molto per questo. Mi auguro di poterLa leggere nuovamente in un prossimo futuro. Cordialissimi saluti. Stefania Capitani

Pasquale Tuozzo è l’autore di questo libro, in cui anche il giovane protagonista porta lo stesso nome, sebbene il cognome sia leggermente diverso, dimostrando così dalle prime righe la natura fortemente autobiografica dell’opera. Il periodo che l’autore rivive attraverso le pagine di questo suo primo romanzo è quello spensierato, che credo tutti vorremmo rivivere, del triennio delle Scuole medie. [...] L’autore ci ha donato questo delizioso racconto di formazione, con semplicità, aprendo il suo cuore che ancora serba quel fiore spezzato, e, nel rivivere i bei ricordi dell’adolescenza, a tratti ricorda gli odori e l’aspetto della natura del piccolo paese in cui si è svolta, regalando al lettore brevi descrizioni ricche di accenti poetici. La vicenda è narrata con un linguaggio corretto e semplice, che a tratti ricorda quello tipico dell’adolescenza; tra le righe si possono ritrovare frammenti dei sentimenti vissuti da Tuozzo, ed il romanzo, senza voler essere latore di messaggi profondi, colpisce il lettore per la genuina immediatezza da cui traspare la forte volontà dell’autore di rivivere un bel periodo della sua vita rispolverando l’album dei ricordi per condividerlo coi lettori.

Leggendo il libro di Tuozzo ho percorso le strade della mia adolescenza, di quel mondo che esplodeva dentro e fuori di me, di quegli anni in cui capisci che sei un universo tutto da scoprire e che tale scoperta va fatta giorno per giorno, confrontandoti con te stesso e con gli altri. Erano quelli anni in cui il termine di confronto era la strada,la scuola, gli amici...erano gli anni in cui si scopriva l'amore, un amore pulito,pieno, fatto di tante piccole attese,che ci riempivano il cuore facendoci sentire l'eternita' e la felicita'...erano gli anni in cui ci si stringeva all'amico del cuore,perchè non tutto piu' si riusciva a raccontare ai propri familiari...erano gli anni in cui si aspettava la festa del paese e la festa di compleanno...Ma erano anche anni segnati da eventi devastanti e nuovi come il terremoto e a volte segnati da avvenimenti ancor piu' dolorosi come la perdita di persone care e amate... Questo romanzo può sembrare breve, ma per me non è stato cosi'. Il racconto di Tuozzo, infatti, non si compone di soli fatti, ma sono percorsi restituiti con l'eco dei sentimenti; e il tempo e lo spazio con cui questi si dilatano è il tempo e lo spazio del cuore. L'adolescenza è un periodo che rimane sospeso nella nostra vita, che non corre veloce come gli altri, è una stagione in cui si vuole dare autenticita',senso e immortalita' alle cose piu' vere, trovandosi pero' di colpo di fronte al dolore della caducita' della vita e dell'impotenza umana. Tuozzo mi ha restituito del tempo,il tempo della mia adolescenza e di tutte le sue contraddizioni. E lo ha fatto con eleganza ed equilibrio del linguaggio. Credo che la vera ricchezza di un libro sia sentirsi all'interno del libro, sentire quelle emozioni, percorrere quelle strade e avere aspettative nel cuore e nella pagina che si sta girando. E Pasquale Tuozzo con questo libro ci è riuscito pienamente.