Il sogno di Nabucodonosor. Fine della chiesa cattolica medievale

L'Autore è un intrepido innovatore del pensiero teologico sull'essenza del Cristianesimo (…) il suo linguaggio è totalmente lontano da quello retorico e incomprensibile che ancora utilizza la gerarchia vaticana. Cita Daniele per predire che "una Chiesa di venti secoli, con la sua testa d'oro a Roma, attende lo stesso destino della grande statua che Nabucodonosor ha visto nel suo sogno"» (J. Rocabert Cabruja, Adista n. 23\2009). Un libro per chi non crede o non sopporta più prediche e catechismi tradizionali. Per chi crede nel Dio di Gesù, ma avverte che il linguaggio utilizzato dalla Chiesa non dice più nulla alle donne e agli uomini d'oggi, perché nei suoi concetti, simboli e parole è ancora l'eredità della cultura medievale, quindi di una visione del mondo e della società irrimediabilmente passate. Con stile chiaro, semplice e logico, l'Autore scuote molte «verità» tradizionali, proclamate come immutabili dalla Chiesa con decreti autoritari, pur essendo molto lontane dal messaggio evangelico e senza sufficiente fondamento razionale. Allo stesso tempo offre un aiuto a formulare il messaggio di prima nel linguaggio nuovo che la transizione epocale che stiamo vivendo urgentemente richiede.