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Recensioni I sogni calpestati

I sogni calpestati di Sébastien Spitzer
Recensioni: 4/5
Nella sua emozionante opera prima, narrata con uno stile asciutto e cristallino, il reporter di guerra Sébastien Spitzer si mantiene in bilico fra storia e finzione, «ballando con i fatti» e «flirtando con il verosimile».

«Sébastien Spitzer si immerge nella tormenta, danza coi fatti, esplora tonnellate di archivi 'per meglio immaginare il resto', e fa il giocoliere con la Storia e la finzione per firmare un primo romanzo assolutamente sbalorditivo» - Rolling Stone

«I sogni calpestati costruisce con eleganza e potenza l'atmosfera di morte degli ultimi giorni di guerra» - Le Monde

«Lo sguardo di Magda si allinea al momento presente, abbraccia la scena, il violino e tutti gli altri musicisti dietro. Speer è lì accanto, contro la sua spalla destra. Stasera è l'ultima. L'ultima della filarmonica. L'ultima apparizione pubblica di tutti quei dignitari»

Primavera 1945: l’Europa è avvolta nel suo crepuscolo più tetro, fra gli ultimi strascichi di barbarie della Seconda guerra mondiale. I destini di figure in apparenza lontanissime finiscono per incrociarsi nel modo più insospettabile: la piccola e silenziosa Ava, una breve vita trascorsa a nascondersi e fuggire, custodisce un fascio di lettere piene di disperazione e denuncia, passato di vittima in vittima come un testimone irriducibile; l’eroina negativa, Magda Goebbels, la donna che ha rinnegato le proprie origini, che si è data tutta alla causa del nazismo, che ha ucciso i propri figli prima di togliersi a sua volta la vita; Lee Meyer, fotografa americana che si ritrova a dipanare i fili di un racconto unico e tragico. Intorno a loro, un vortice di violenza e sterminio, le ultime battute in cui si consuma la fine del delirante dramma hitleriano. Nella sua emozionante opera prima, narrata con uno stile asciutto e cristallino, il reporter di guerra Sébastien Spitzer si mantiene in bilico fra storia e finzione, «ballando con i fatti» e «flirtando con il verosimile», dando così voce alle verità indicibili sepolte sotto le macerie, nascoste nelle coscienze.)
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