Sirius Calling

In “Sirius Calling” molte cose sono cambiate rispetto al precedente album, “The Meeting”, del 2003. La mitica formazione si è reinventata nuovamente come quartetto con il ritorno di Joseph Jarman che affianca Roscoe Mitchell, Malachi Favors e Don Moye, ritornando a suonare dal vivo con una quasi interminabile tournèe. Stavano tutti componendo con la band bene in mente quando, inaspettatamente, il 31 gennaio 2004 il membro fondatore Malachi Favors Maghostut passò a miglior vita. Attraverso tutti i cambiamenti che sono capitati all’interno ed intorno alla Art Ensemble of Chicago, la presenza ed il contributo di Malachi sono sempre stati una costante: probabilmente la sua scomparsa influirà sulle future direzioni del gruppo anche se sicuramente non certo sulla sua filosofia. Fortunatamente nell’aprile 2003 l’Art Ensemble of Chicago era tornata in studio per lavorare su un po’ di materiale che non era stato completato nelle precedenti sessioni di registrazione, ma i tre giorni di studio portarono invece alla realizzazione di un nuovo lavoro, “Sirius Calling”, l’ultimo che vede la partecipazione di Malachi. Le 14 tracce dell’album propongono l’Art Ensemble in varie piccole formazioni, in duo, trio e quartetto con musiche di grande impatto che mostrano un’energia ed una forza che non si sentiva da tempo. Il titolo di “Sirius Calling” è stato scelto da Malachi: si identificava con la stella Sirio e, forse consapevole del suo fragile stato di salute, intuiva che quella poteva essere l’ultima volta per lui in studio con i suoi amici. Queste registrazioni segnano la fine di un capitolo della storia della formazione. L’Art Ensemble of Chicago si rinnoverà ancora una volta: peccato che questo debba avvenire dopo aver ritrovato tutta la forza degli anni d’oro.