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Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2012
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Quattro amici che si conoscono ai tempi del liceo, crescono e stanno sempre insieme. Durante la finale dei Mondiali di calcio del 1998 decidono che ognuno di loro scrive tre desideri su dei bigliettini, li ripongono in una scatola e li leggeranno dopo quattro anni, alla finale dei prossimi Mondiali. Per vedere cosa ne è stato di loro, dei loro sogni, dei loro desideri... Uno, però, lo leggono subito...e passano così quattro anni dove la vita gli riserva sorprese e situazioni diverse. C'è chi vive intensamente, chi si trascina, chi lotta e chi sembra lasciarsi trasportare e basta dagli eventi. Sempre senza perdersi, o almeno cercando di non perdersi. Ognuno prende la sua strada, fa le sue esperienze ma trovano sempre e comunque il modo di vedersi e restare uniti. I personaggi sono ben descritti, dai protagonisti ad altri di contorno, e la storia si sviluppa in maniera fluida, in alcuni tratti divertente e in altri in maniera più drammatica. Sullo sfondo c'è la questione palestinese, non si entra mai davvero nel merito della situazione ma Nevo fa capire che i protagonisti (ovvero lui) non sono certo tra i sostenitori delle politiche del governo israeliano.
Siamo in Israele, e la storia si dipana tra Haifa e Tel Aviv, in un periodo che va dal 1990 al 2002, e racconta l’amicizia di 4 ragazzi che diventeranno uomini nel frattempo. E’ un libro perfetto, ed è impossibile pensarlo scritto meglio di così. Il libro non si presta ad una lettura veloce, ogni pagina ha un suo peso specifico e richiede di essere letto con attenzione; credo che questa non fluidità della lettura sia voluta dallo scrittore per non rendere banale la storia trattata. La cosa che mi ha colpito maggiormente è la ineludibilità del conflitto israelo-palestinese … per tutto il periodo in cui è ambientata la storia i quattro amici protagonisti hanno una vita del tutto uguale a quella che i loro coetanei potrebbero avere nel medesimo periodo in un qualsiasi altro paese dell’Europa Occidentale … vivono le stesse esperienze che contraddistinguono la vita di chi diventa adulto, ovvero i problemi con i genitori, il lavoro, le ambizioni realizzate e non, gli amori, i figli … ma a differenza degli altri qui in Israele il conflitto con i palestinesi è sempre presente, questo tema infatti fa capolino quando meno te lo aspetti, e quello che colpisce maggiormente è vedere come una bomba che esplode su un autobus, o i disordini al confine con la Striscia di Gaza, o la “scomparsa” di un palestinese che ha avuto il torto di apparire in una zona d‘Israele per lui off-limits, facciano parte della vita quotidiana di questi giovani, ma la cosa che fa ancora più male è vedere il grande fastidio che avvertono gli israeliani quando per qualche motivo entrano in contatto con i palestinesi, questi vengono percepiti con grande fastidio, come fossero zanzare o dei scarafaggi Preparate i fazzoletti, il doppio finale non potrà non strappare le lacrime al lettore; già era bello il primo di finale, il libro si sarebbe potuto chiudere così, ma la storia va avanti regalando un finale inaspettato, meravigliose suggestioni al lettore e lasciando un bellissimo ricordo del romanzo.
Uno dei pochi autori che non deludono. Mai. Lettura emozionante. Storia profonda. Come se la vita dei protagonisti fosse stata sezionata e, come faremmo con il tronco d'un albero secolare, noi ne contemplassimo i cerchi irregolari, gli anelli concentrici: con il rimpianto di essere arrivati alla fine. Meraviglioso.
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