I signori della Valle

Bel romanzo corale anche se dal punto di vista privilegiato dei signori. Raccontando le vicende di una zona della Romagna illustra alcuni fatti poco conosciuti della grande storia, in particolare la prigionia di re Enzo, figlio di Federico II, e la storia di Bologna. La vicenda si snoda nelle infinite guerre tra guelfi e ghibellini ma spazia nella crociata e racconta anche delle compagnie mercenarie. Il racconto delle due famiglie antagoniste prende diverse generazioni legate dallo stesso destino di morte, sfociando talvolta nel soprannaturale, ma sempre con garbo e senza perdere di credibilità.

Romanzo scritto bene ma con vicende ridondanti e dall'epilogo spesso tragico e veloce che si svolgono nei decenni se non nei secoli. Troppi personaggi dove gli eroi soccombono e i cattivi hanno sempre la meglio. Non sono riuscito ad arrivare alla fine dopo l'ennesima vicenda deludente.

La Valle. La Valle all'interno di una bolla. Una bolla capace di contenere pagine di storia che ne modificano l'interno ma che non ne scalfiranno mai l'esistenza. Attraverso questa valle, famiglie hanno attraversato un epoca di guerre, amori, avventure, generazioni, successioni, misteri e ...loro, i Signori: una dinastia potente e spietata che controlla, ammazza e decide il futuro di molti. Ma alcuni, il futuro, vogliono poterselo creare e vivere in un altro modo. Non è la solita guerra o caccia al colpelvole di turno, qui la posta in gioco è la vita dell'istante e quella che verrà. Una freccia sarà scagliata e seguirà un suo percorso misterioso ma deciso. E lei, la protagonista, la Valle, osserva e accoglie una storia che mescola realtà a finzione senza più riuscire a distinguerne il confine. Una lettura diversa, ritmata e d'attesa al tempo stesso, che coglie le ansie, le pulsazioni e le paure dei protagonisti sin dal principio. Un'ambientazione magnifica che racchiude momenti visivi sopra la media, aiutata anche da alcune bellissime tavole di Luigi Vezzalini. La prima parte è di grande intensità e conosciamo le famiglie principali che tesseranno le fila del romanzo, sino a rimanere sedotti da questa bolla sino alla fine della storia. Complimenti Lorella Fontanelli, hai saputo stupirmi e non era facile dopo "I Giorni Mancanti" che ho adorato. Ha una scrittura che conquista e sa dosare le immagini nella testa di chi legge come in pochi sanno fare. Quindi, armatevi pure di tutti i vostri gusti letterari ma non potrete che esclamare una cosa al termine di questo libro: " Che bel libro"