Le signore della svastica

Donne che amarono i papaveri del regime nazionalsocialista, donne spesso non corrisposte, o amanti in realta' di una ideologia che le porto' alla catastrofe. Donne innamorate dell'opulenza dei loro mariti e che non si posero mai domande ne fecero obiezioni e ne ebbero opinioni sul lavoro dei loro congiunti o amanti. Le donne dei capi, che tra un romanzetto rosa ed un nuovo gioiello, guardavano con indifferenza il loro popolo stremato ed affamato dalla guerra. Donne ora ricordate non certo come eroine, ma solo per il ruolo di discutibile comparsa che ebbero in una delle pagine piu' buie della storia europea del ventesimo secolo. Un libro interessante che mette in luce particolari scabrosi di quei capi del nazismo che pretenevano di governare il mondo.

Un libro originale e interessante, poiché getta luce su aspetti meno noti delle varie personalità del nazismo, scritto in uno stile semplice e scorrevole, la cui lettura non è mai pesante o noiosa. La trattazione è divisa per capitoli, ognuno dei quali dedicato ad una "signora della svastica": Geli Raubal, Eva Braun, Carin Goering, Magda Goebbels, Leni Riefenstahl, ed altre. Peccato che la mancanza di fotografie non permetta di visualizzare i personaggi di cui si tratta. Inoltre, l'autore ha la tendenza a ripetersi. Di Silvio Bertoldi, sull'argomento, si può leggere anche "Hitler, la sua battaglia".