La signora della notte

Abbandonato per sfinimento a pagina 140. Prendo le distanze da tutte le recensioni che precedono la mia, poiché non ritengo possibile valutare positivamente un romanzo prolisso, noioso e contorto come La Signora della Notte, poco chiaro persino nel titolo! Per quanto possibile, la critica vuole essere costruttiva perché l'inizio è promettente e fa ben sperare, grazie anche ad una scrittura fluida ed efficace e alla caratterizzazione convincente dei personaggi principali. Purtroppo, in seguito, la storia si ingarbuglia al punto da non riuscire più a trovare il bandolo della matassa. Troppa carne al fuoco: scenari apocalittici, le solite sette, il satanismo, la chiesa cattolica e chi più ne ha più ne metta, in un contesto browniano di esoterismo e fantapolitica inflazionatissimo. La struttura del romanzo, poi, viene soffocata da capitoli lunghissimi che mettono a dura prova la resistenza del lettore. Peccato! Se più concisa, sgravata dai soliti luoghi comuni e meglio sviluppata attorno all'idea delle abitazioni moderne come camere a gas d'ispirazione neonazista e ai costumi della setta Matronita Elyona, poteva nascerne una buona storia.

Grande libro, che mi ha accompagnato in questi giorni molto faticosi, spiritualmente, fisicamente...mi sono ritrovato molto in Alvise, il professore, sono molto imbranato nella vita pratica, ma mi perdo nella storia, nella lettura, nel bello di un incantesimo che incanta... mi e veramnte piaciuto lo stile, netto e pulito, che ti porta subito al dunque... Eugenio

Si legge perchè ti prente, perchè è scritto bene, perchè si sentono le radici culturali della buona vecchia Europa (altro che il Codice Da Vinci).Qualche balzo troppo repentino, per i miei gusti slow, ti fa però intuire la zampata dello sceneggiatore di razza. Suggerimenti musicali, Mezzogiorno di fuoco, Benedetto Marcello, l'organo di Marienkirche..Ti senti dentro la storia, che un sottile humor non fa mai scadere nel deja vu, fino all'ultima riga. Avvincente.