Siate creativi! Il lavoro che crea futuro

Le edizioni Qjqajon del Monastero di Bose pubblicano questo libriccino del monaco Luciano Manicardi dedicato alla creatività, intesa non solo come dote artistica ma soprattutto come condizione spirituale di approccio all'esistenza. Come recuperare responsabilità e progettualità, orgoglio delle proprie scelte, indipendenza di pensiero e originalità? Manicardi riflette su tre realtà che condizionano il nostro agire, e che patiscono una profonda crisi: futuro, lavoro, interiorità. Ciascuna di esse ci appare priva di ottimismo, minacciata dall'assenza di prospettive. Il lavoro non è e non dovrebbe essere solo sforzo e fatica, attività compensata da un salario, subordinazione a interessi altrui, ma soprattutto ricerca di sé e completamento della propria umanità. In un futuro come quello che ci si prospetta, in cui il lavoro si trasformerà profondamente (riducendosi negli orari, utilizzando macchine che sostituiranno l'impiego di manodopera umana, lasciando a nostra disposizione sempre più tempo libero), è necessario che impariamo a impiegare diversamente le nostre capacità, rivoluzionando abitudini collaudate, riscoprendo la meditazione e la riflessione, tornando a essere creativi. Dobbiamo sfruttare l'immaginazione personale, lasciandoci stupire dalle novità. All'immaginazione bisogna poi accostare la concentrazione, la volontà, l'ambizione: atteggiamenti mentali che corroborano la nostra originalità individuale, rispetto alla massificazione cui ci obbliga la cultura mediatica, la dipendenza dalle mode, il conformismo sociale e ideologico. Sono parole vivificanti, quelle di Manicardi: e tuttavia ci lasciano un'impressione di utopismo elitario e sofisticato, quando proprio in questi giorni il nostro mondo occidentale benestante viene invaso da masse di disperati, di affamati, di oppressi che certo, più che alla scoperta della loro creatività, sono rabbiosamente interessati alla ricerca di un lavoro, di un'abitazione, di un riscatto non solo economico.