Sherlock Holmes e il fuoco della pernacchia

La trama è accattivante e ambiziosa. Il testo, molto curato nelle citazioni storico-culturali, si avvale di un lessico forbito ed elegante. Si avverte subito la presenza di una faticosa e laboriosa opera di ricerca, nonché una viscerale attenzione ai particolari. Il romanzo rappresenta un'eccellente prova di ricostruzione degli eventi, impreziosita dalla mirabile scelta di personaggi illustri, quali Sherlock Holmes, il dr. John Watson e, naturalmente, Gabriele D'Annunzio, il tutto intessuto con i crismi del giallo e la suspense del thriller. Se ne consiglia la lettura.

Ho trovato la lettura molto appassionante. Il libro si legge bene ed è molto scorrevole. La descrizione dei luoghi è molto fedele alla realtà e risultano ben rappresentati. La storia è ben articolata con la presenza di scene erotiche inserite nel contesto della lettura in modo puntuale e attento.

Dopo aver letto le prime 5 pagine mi sono subito chiesta: ma è un giallo, come pretende sin dal titolo, oppure è un racconto erotico? L'unica costante che pervade l'intero testo sono le "scopate", anzi, le perversioni di D'Annunzio, con uno Sherlock Holmes costretto ad assistere persino ad un amplesso pastorale del Vate... Non sono una puritana, ma adoro SH e mi sembra alquanto strano che i puristi dell'associazione italiana di SH abbiano permesso di far uscire una sozzura del genere, che non ha nulla a che vedere con il canone sherlockiano...Voto: se si potesse scrivere, direi meno di zero, anche per quanto riguarda lo stile narrativo, che sembra un'accozzaglia di rapporti militari. Non buttate via i soldi.