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Sfida infernale di John Ford - DVD
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Sfida infernale
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Descrizione


Wyatt Earp, dopo la morte del fratello, diventa sceriffo della città con l'obiettivo di scoprire gli assassini per vendicarsi.
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Dettagli

My Darling Clementine
Stati Uniti
1946
DVD
8010312082313

Informazioni aggiuntive

20th Century Fox Home Entertainment, 2009
Eagle Pictures
97 min
Italiano (Dolby Digital 2.0 - stereo);Inglese (Dolby Digital 2.0 - stereo);Inglese (Dolby Digital 1.0 - mono)
Inglese; Italiano
1,33:1 Full Screen
commenti tecnici: commento audio di Wyatt Earp III; documentario: "Che cos'è la versione pre-release?"; trailers; foto; speciale: versione pre-release alternativa

Valutazioni e recensioni

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francesco dal pane
Recensioni: 5/5

gran film nonostante le stupidaggini di Bettini, in francese bete, asino che non conosce la storia e il cinema e che guarda i film di AR non in lingua originale, perché non conosce il cinema

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Bartolomeo Aloia
Recensioni: 5/5

Non ho mai letto in vita mia un cumulo di stupidaggini come quelle scritte da Michele Bettini.

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Michele Bettini
Recensioni: 1/5

Il film prende spunto dal famoso (chi ha deciso di celebrarlo?) episodio della Sfida all'O.K. Corral e dai personaggi realmente esistiti di Wyatt Earp e Doc Holliday. Che siamo esistiti non significa che meritino di essere ricordati. Si insiste nel ripercorrere ciò che avvenne dietro le quinte. Cosa c'era di così interessante. Perché non fare lo stesso con ogni altro film? Cosa aveva Doc Holliday di eroico, dato che preferiva le carte e il whisky alle donne? I duelli all'ultimo sangue e le ordalie affascinano sempre gl'inguaribili immaturi che non troverebbero mai il coraggio di parteciparvi in prima persona. La storia, che avrà numerosi remakes, non è neppure fedele ai fatti come si svolsero davvero, quindi è un indebito falso storico. Le continue e incessanti bevute di Doc Holliday danno fastidio anche ai non astemi. Victor Mature (Vittorio Maturi) non aveva affatto l'aspetto dell'uomo del West, come certi indiani che non erano indiani, ma ariani truccati per farli sembrare, in fin dei conti, come noi. Nel 1946 il National Board of Review of Motion Pictures l'ha inserito nella lista dei migliori dieci film dell'anno? Alla faccia del caciocavallo! Non risulta che gli Earp abbiano mai fatto i mandriani e comunque non meritano di essere ricordati. Doc Holliday non era un medico, ma un cavadenti. Confusa e indigeribile la sparatoria finale. Neppure la moviola e il quarto uomo avrebbero reso le scene più convincenti. Ford sapeva fare di meglio, ma ancora non si era abituato alla perdita di un occhio, sembra nella battaglia delle Midway. E sarà vero che dopo la perdita di un occhio continuò a filmare in prima persona? Le leggende del cinema non rendono giustizia a chi, pur facendo di meglio, ha avuto meno fortuna. Infine: che bisogno aveva Ford di fare i complimenti a Sergio Leone, che peraltro ignorava la storia del West??

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John Ford

1895, Portland, Maine

"Nome d'arte di Sean Aloysius O'Feeney, regista statunitense. Di etnia irlandese, a diciott'anni, lascia la fabbrica in cui lavora e raggiunge il fratello maggiore, Francis, già impegnato come attore e regista a Hollywood, assumendo il nome di John, che subito cambia in Jack, mutando anche il cognome in Ford. Come Jack F. dirige, tra il 1916 e il 1923, una serie di film d'avventura per la Universal, in particolare molti two reels con H. Carey. Riprende il nome John per dirigere Il cavallo d'acciaio (1924), un western di grande successo che già rivela un'alta padronanza del mezzo. Tra due rulli, medi e lungometraggi sono decine i film che il giovane F. firma. Quattro anni dopo, nel 1928, realizza L'ultima gioia (insulso titolo italiano di Four Sons), con il quale vince il premio...

Henry Fonda

1905, Grand Island, Nebraska

Attore statunitense. Inizia a recitare in teatro e debutta a Broadway nel 1934 e nel cinema nel 1935, nella commedia The Farmer Takes a Wife (Il fattore prende moglie), trasposta per il grande schermo da V. Fleming. A Hollywood interpreta subito ruoli da protagonista, in drammi (Sono innocente, 1938, di F. Lang), commedie (Nel mondo della luna, 1937, di T. Freeland), film d'avventura (Il falco del nord, 1938, di H. Hathaway) e film storici come Figlia del vento (1938) di W. Wyler, sulla guerra di secessione, legandosi al personaggio del giovane onesto e leale, il ragazzo di buona famiglia timido ma tenace. Nel 1939 viene scelto da J. Ford per Alba di gloria, in cui fornisce una memorabile interpretazione nei panni del giovane Lincoln, mitizzato padre della patria, archetipica figura dell'eroe...

Linda Darnell

1921, Dallas, Texas

"Nome d'arte di Monetta D., attrice statunitense. Dotata di una straordinaria fotogenia, viene quasi sempre impiegata in ruoli stereotipati di bellezza bruna e fatale (Il segno di Zorro, 1940 e Sangue e arena, 1941, entrambi di R. Mamoulian; Sfida infernale, 1946, di J. Ford; Lettera a tre mogli, 1948, di J.L. Mankiewicz; Il pirata Barbanera, 1953, di R. Walsh). O. Preminger le assegna parti più impegnative e complesse in Un angelo è caduto (1945), Ambra (1947) e La penna rossa (1952)."

Victor Mature

1913, Louisville, Kentucky

Attore statunitense. Figlio di immigrati, si stabilisce in California per studiare recitazione. Famoso per la vita spartana che conduce, alla fine degli anni '30 viene messo sotto contratto da H. Roach, che lo dirige in Sul sentiero dei mostri (1940), film nel quale M., elegante uomo delle caverne, mette in mostra il fisico muscoloso e possente. Passato alla 20th Century Fox, è accanto a B. Grable in Maia, la sirena delle Hawaii (1942) di W. Lang e a R. Hayworth in Follie di New York (1942) di I. Cummings, facendole innamorare entrambe. Durante la seconda guerra mondiale presta servizio come ufficiale della guardia costiera e al ritorno dimostra di essere anche un valido attore, interpretando Doc Holliday in Sfida infernale (1946) di J. Ford, il gangster Nick Bianco in Il bacio della morte...

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