Sette streghe per sette signore

Sette streghe per sette signore venne pubblicato nel 1968 - con un altro titolo, The wicked pigeon ladies in the garden, che a lunghezza se la batte col successivo. Maureen Swanson ha 9 anni, è un bel po' ribelle, un po' irrispettosa, un bel po' bugiarda, un po' senza controllo. Insomma, un po' di tutto. Se qualcuno le dice qualcosa, risponde a tono, se suo padre le dice di non intrufolarsi nella vecchia villa Messerman, lei ovviamente lo fa. Il problema è che la ormai fatiscente casa non è esattamente disabitata: fu la dimora di sette sorelle, un bel po' subdole e demoniache a dire la verità, che essendo capaci di distorcere il tempo decidono di fare uno scherzetto a Maureen portandola molto lontano da casa sua, tanto da fargliela aspramente rimpiangere. Se proverete a leggere questo romanzo vi troverete dinanzi a una storia di crescita, di accettazione e di cambiamento per Maureen, come pure a un classico della letteratura per ragazzi scritto da chi decise di divenire una scrittrice a 7 anni, senza peraltro mai pentirsene.

Una vecchia e grande casa cadente, chiusa da assi inchiodate, dai cui camini si vedono partire folate di uccelli per poi ritornare ed appollaiarsi in fila indiana sui tetti sconnessi. La proibizione di entrare nel giardino abbandonato e la maledizione che grava sulla villa non fermano la protagonista. Penetrata nella vecchia casa, conoscerà un personaggio insolito che la invita a scappare prima dell'arrivo delle "sette sorelle"; la bambina non si dà per vinta, ma conoscerà le sorelle dai loro ritratti sulle scale e si impadronirà del braccialetto di una di loro che cercherà in tutti i modi di rientrarne in possesso. La magia purtroppo esiste e la porterà a vivere di fianco alle sette sorelle bambine ma dopo varie vicissitudini, il braccialetto verrà restituito e come in ogni storia che si rispetti, ci aspettiamo che le sorelle vengano punite: ma a questo punto sarà proprio la protagonista, improvvisamente maturata, che prenderà un'altra decisione. Questo racconto è stato scritto nel 1968 dall'autrice del famosissimo "Harvey", non è assolutamente datato, ma è frizzante, leggero e può dare dei punti ai nostri più recenti romanzi di magia e stregoneria: da leggere assolutamente.

questo libro mi è particolarmente piaciuto perchè è molto coinvolgente e perchè fa stare in continua tensione per questo credo che sia meglio leggerlo tutto d'un fiato. Particolarmente bello il finale !...