I sette pazzi

Abbastanza deludente.. Dal punto di vista dello stile Arlt punta troppo in alto per le sue capacità. Troppe figure retoriche contorte, eccessive, fuori luogo. Meglio le parti dialogate. Dal punto di vista del tono rischia tanto: cerca una di mezzo fra il dramma sociale, il comico e il surreale. Soprattutto n quest'ultimo tentativo che fallisce. Le visioni del protagonista sono tirate via troppo a lungo, le descrizioni del piano assurdo dei 7 annoiano ben presto. I momenti migliori del romanzo sono le puntate esilaranti, secche, brucianti, ed alcuni passi sardonici, come il discorso del pappone. Mi aspettavo molto di più.

Arlt è sicuramente uno dei più grandi autori argentini dello scorso secolo, accanto a Jorge Luis Borges, Adolfo Bioy Casares e Julio Cortázar. Questo, con il suo brulicare di delinquenti e papponi presi direttamente dai bassifondi di Buenos Aires, è sicuramente uno dei più bei romanzi della letteratura argentina, derivazione diretta delle sue memorabili Acqueforti di Buenos Aires. Consigliatissimo!

Domando e dico, ma si può pubblicare la prima parte di un libro come se fosse l'opera completa, cioè tra l'altro infischiandosene di editare a distanza ragionevolmente breve la seconda parte (e cioè quella intitolata "I Lanciafiamme")? Se avete la singolare perversione di leggere una storia che si interrompe all'improvviso per cui dovete cercare su google come va a finire, forse questo libro può interessarvi. Dico forse perché non è nemmeno un granché bello. Tanto vale leggere qualcosa d'altro, almeno questo è il mio consiglio.