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Terribile, con errori di ortografia. Turre le "fi" del testo sono sostituite da un "? ". Inoltre sono errati tutti i dittonghi quando c' è necessità di andare a spezzare la parola per fine riga.
Il pretesto è la ripresa della leggenda ne “Il cane di terracotta” (Sellerio, Palermo 1996) di Andrea Camilleri. Peraltro il “giallo” è stato trasposto in TV nella serie “Il commissario Montalbano” con Luca Zingaretti. Così l’editrice Medusa di Milano ha avuto l’idea di raccogliere in un minuscolo libro “La passione dei santi martiri Sette dormienti di Efeso” di Gregorio di Tours (VI sec. d.C.), una sua sintesi tratta dalla “Biblioteca” di Fozio (IX sec.) e il testo “I Sette Dormienti. Apocalisse dell’islàm” di Louis Massignon (XX sec.). Nell’introduzione Guido Avezzù traccia la storia della leggenda nel culto cristiano e orienta il lettore nel labirinto delle differenti versioni. La leggenda ha origine nel III sec. d.C., diviene un luogo della mistica cristiana nel VI, è accolta nel mondo musulmano e si diffonde in Europa fino a Goethe e oltre. Ecco la trama della leggenda. In un suo viaggio in Oriente, l’imperatore Decio (250-251 d.C.), noto persecutore dei cristiani, traduce davanti al suo tribunale sette giovani dell’aristocrazia di Efeso che, toccati dalla grazia divina, si erano fatti battezzare. L’imperatore concede loro una proroga e minaccia di ucciderli di ritorno dal suo viaggio se nel frattempo non accettano di sacrificare agli dèi imperiali. I sette giovani, come farà più tardi anche Francesco d’Assisi, passano da casa, prendono oro, argento e vestiti preziosi, li distribuiscono ai poveri e si rifugiano in un antro del monte Celeo. I messi dell’imperatore colgono i sette giovani in un dolce sonno e li murano vivi dentro la caverna. Molto tempo più tardi, all’epoca dell’imperatore Teodosio II (401-450 d.C.), un allevatore di pecore costruisce un recinto facendo rotolare le pietre che coprono l’ingresso dell’antro in cui dormono i giovani. I sette si risvegliano come se avessero dormito una sola notte e uno di loro si reca in città per acquistare provvi
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