I sette calici dell'eresia

I libri con protagonista l'avvocato Shardlake sono sempre una garanzia di successo. La lettura appare piacevole e coinvolgente, in sostanza sembra di essere catapultati in quel periodo e di viverlo realmente, assaporando la quotidianità e le tensioni del momento. Vivamente consigliato.

Geniale. Ancora una volta Sansom si supera e produce forse la miglior avventura con Shardlake. In questo caso la trama politica, molto presente nell'anteriore Il segreto della torre di Londra, è un pò più in sottofondo, mentre a farla da padrone è un gran thriller.. come al solito personaggi e ambientazione storica sono quanto di meglio si possa richiedere da un romanzo storico, veramente superba la ricreazione della Londra di Enrico VIII e la veridicità storica dei fatti da cui si parte pert ambientare la trama investigativa. Al momento attuale non mi viene in mente nessun altro autore che riesca a rendere così vivido e reale un periodo storico e solo per questo varrebbe la pena legere Sansom. POi c'è Shardlake, un personaggio indimenticabile e molto "reale". Consigliatissimo, questa saga è quanto di meglio esista nel romanzo storico di ambientazione medievale.

E’ il primo libro di Sansom che leggo, stimolato anche dalle recensioni molto positive ricevute dai suoi romanzi, e devo dire che il suo inizio non sembrava confermare del tutto la bontà della scelta, in effetti un pò pesante, macchinoso e con tanti nominativi di persone e luoghi non sempre facili da ricordare e collocare. Poi pian piano presa confidenza con il racconto, che ad un certo punto tirando un po’ le fila delle varie premesse entra più nel vivo dei vari fronti aperti, questo è diventato più scorrevole ed indubbiamente attraente. Certo ci vuole un discreto impegno ed una continua concentrazione per tenere a mente e collegare tra di loro tutti gli eventi ed i personaggi descritti, ciò del resto testimonia la notevole conoscenza e preparazione storica dell’autore, oltre ad una grande capacità nel legare e coordinare il tutto. Molto interessanti le descrizioni di usi e costumi oltre che di avvenimenti del periodo storico nel quale si svolgono le vicende narrate, nonché la descrizione della Londra del XVI secolo. Pur essendo due libri diversi tra di loro, “I calici delle sette eresie” per alcuni versi mi pare avere delle analogie con “Angeli e demoni”: il fanatismo religioso di cui sono intrisi alcuni personaggi e il susseguirsi di morti violente avvenute secondo un disegno pianificatore tanto preciso quanto spietato e che hanno un elevato valore simbolico da parte di chi le provoca. Il personaggio di mastro Shardlake ritengo sia ben riuscito, non è certo un eroico o valoroso cavaliere così come non è bello e aitante, piuttosto una persona che trasmette una certa malinconia e che oltretutto ha un evidente difetto fisico che spesso diventa motivo di scherno e derisione nei suoi confronti, ma forse proprio per questo ispira simpatia e senso di identificazione da parte del lettore.